FERMIGNANO - Un miracolo. O qualcosa che ci va molto vicino. Matteo Bastianelli, il 46enne direttore del Conad di Fermignano (Pesaro) aggredito a martellate all'alba di ieri (16 ottobre), in strada, mentre stava andando a lavorare, è stato dimesso dall'ospedale di Urbino. È tornato a casa con un bollettino medico chilometrico ma senza danni, apparentemente, permanenti o in grado di mettere in grave rischio la sua vita. Lo choc, le ferite, i dolori restano ma è stato un miracolo, appunto, considerando che l'uomo è stato colpito - come ricostruito dai medici - da 14 martellate. Emblematica la foto del guar rail ricoperto di schizzi di sangue. L'aggressore è stato individuato e fermato nel primo pomeriggio: si trovava ancora a Fermignano.
Matteo Bastianelli come sta
Secondo quanto appreso Bastianelli, padre di due bambini, ha riportato 13 punti di sutura in viso, la frattura dello zigomo e 14 grosse ecchimosi, la più importante causata da una prima caduta, di schiena.
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Fatale l'auto parcheggiata in centro
L'aggressore, che in un primo momento era stato indicato come un uomo di origine straniere, è un italiano non della zona. La targa del mezzo che guidava è stata individuata e trascritta. Questo ha dato il via alle indagini culminate con il ritrovamento dell'auto parcheggiata a Fermignano, in centro.
Quando l'uomo, che non risiede nelle zona, è uscito in strada da una palazzina è scattato l'arresto con il conseguente trasferimento in carcere a Villa Fastiggi. I reparti che hanno proceduto al perentorio epilogo sono stati l'aliquota operativa della Compagnia di Urbino e la Stazione Fermignano. L'accusa è di tentato omicidio.