La mostra, a cura di Deanna Farnetti Cera, racconta il percorso del bijoux attraverso il suo legame col mondo della moda; offre inoltre la possibilità di spaziare dalle creazioni di Edoardo Saronni passando attraverso gli anni del fascismo e in particolare l’autarchia, che obbligava i creatori ad usare solo materiali locali come legno, galalite, sughero, rafia, paglia, corallo, pietre e tessere in vetro veneziano.
Per giungere alla fine degli anni ‘70, che vedono affermarsi a livello internazionale stilisti italiani come Armani, Versace, Ferré, Moschino e, alcuni anni più tardi, Prada e Dolce e Gabbana.
Particolarmente interessante è proprio quest'ultima sezione dedicata ai bijoux realizzati dai grandi nomi del Made in Italy. Per informazioni basta consultare il sito della Triennale di Milano.
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