Il nuovo modo di fare shopping? Girare per gli showroom. Tra eventi dedicati alle vendite, solitamente temporary shop di tre giorni, possibilmente a cavallo con il weekend, e spazi più “friendly” da frequentare anche per un aperitivo, la nuova tendenza ora è vendere “in casa”. Sarà colpa della crisi o dello shopping on line (che già hanno levato una bella fetta di mercato agli acquisti tradizionali) ma il modo di vendere e comprare sembra proprio che stia subendo una rivoluzione. La classica passeggiata per negozi è boicottata dall’ape-shopping.
Da Roma nord a Roma sud sono sempre di più le iniziative di questo genere. Telefoni invasi da whatsapp che ti invitano alla presentazione della nuova collezione, di una promozione o di vendite personalizzate; persino i negozi tentano questa strada per attirare clientela. Solitamente chi non ha un punto vendita, ma una piccola produzione, unisce le forze. Più brand si mettono insieme, si dividono le spese e l’offerta è diversificata. Si affitta uno spazio o si allestisce una parte di un appartamento e lo show-room è fatto!. La fidelizzazione del cliente poi è un’altra cosa.
Lo sa bene Eleonora Mantini, gioielliera del centro con la sua clientela di nicchia e sempre alla ricerca di nuove proposte, che per diversificare ha aperto una succursale del suo negozio, dividendo il suo appartamento dei Parioli in casa e negozio, e sfruttando il giardino per offrire cocktail ad amici e clienti. Per un risultato migliore ha iniziato questa attività con un’amica stilista dando vita a quella che possiamo chiamare una “boutique lounge” dove trovare oggetti di ogni tipo: da abiti a bijoux sfiziosi e persino oggetti per la casa comprese piante e candele. E, per chi ha occhio, opere d’arte dell’artista del fuoco Enrico Dicò.
Completamente dall’altra parte di Roma, tra l’Eur e Ostia, c’è lo showroom di Fabiana P. con le sue creazioni in cachemire o in pelliccia e mini collezioni di abiti provenienti dalla moda parigina. Anche lei è solita offrire un pranzo light o uno snack per ringraziare le sue visitatrici. E almeno un paio di volte l’anno organizza “100% shopping” affittando un appartamento in centro per avvicinarsi alle clienti sparse per la città. E questa è la moda dei temporary shop. Ce ne sono davvero tanti. L’ultima trovata è “Spring shopping - vino, fave e pecorino” organizzato da un gruppo di artigiane ormai consolidato. Barbara Biffoli con i suoi gioielli in argento o bronzo, impreziositi da pietre dure o diamanti brown, dallo stile contemporaneo ma con radici nel passato; Raffaella e Nicola, le due sorelle del marchio Rafnik, con le loro collezioni “all leather” di abiti, top, camicie, shorts, pantaloni e cappottini esclusivamente fatti in pelle; Monica Hell con pellami e modelli di borse che ogni cliente può fare realizzare in modo personalizzato; Ele Collection con i costumi e Mirta con la seta.