Negozi addio, ora lo shopping si fa nelle case

Negozi addio, ora lo shopping si fa nelle case
di Ughetta Di Carlo
3 Minuti di Lettura
Sabato 13 Maggio 2017, 10:17 - Ultimo aggiornamento: 11:42

Il nuovo modo di fare shopping? Girare per gli showroom. Tra eventi dedicati alle vendite, solitamente temporary shop di tre giorni, possibilmente a cavallo con il weekend, e spazi più “friendly” da frequentare anche per un aperitivo, la nuova tendenza ora è vendere “in casa”. Sarà colpa della crisi o dello shopping on line (che già hanno levato una bella fetta di mercato agli acquisti tradizionali) ma il modo di vendere e comprare sembra proprio che stia subendo una rivoluzione. La classica passeggiata per negozi è boicottata dall’ape-shopping.

Da Roma nord a Roma sud sono sempre di più le iniziative di questo genere. Telefoni invasi da whatsapp che ti invitano alla presentazione della nuova collezione, di una promozione o di vendite personalizzate; persino i negozi tentano questa strada per attirare clientela. Solitamente chi non ha un punto vendita, ma una piccola produzione, unisce le forze. Più brand si mettono insieme, si dividono le spese e l’offerta è diversificata. Si affitta uno spazio o si allestisce una parte di un appartamento e lo show-room è fatto!. La fidelizzazione del cliente poi è un’altra cosa.

Lo sa bene Eleonora Mantini, gioielliera del centro con la sua clientela di nicchia e sempre alla ricerca di nuove proposte, che per diversificare ha aperto una succursale del suo negozio, dividendo il suo appartamento dei Parioli in casa e negozio, e sfruttando il giardino per offrire cocktail ad amici e clienti. Per un risultato migliore ha iniziato questa attività con un’amica stilista dando vita a quella che possiamo chiamare una “boutique lounge” dove trovare oggetti di ogni tipo: da abiti a bijoux sfiziosi e persino oggetti per la casa comprese piante e candele. E, per chi ha occhio, opere d’arte dell’artista del fuoco Enrico Dicò.

 

Completamente dall’altra parte di Roma, tra l’Eur e Ostia, c’è lo showroom di Fabiana P. con le sue creazioni in cachemire o in pelliccia e mini collezioni di abiti provenienti dalla moda parigina. Anche lei è solita offrire un pranzo light o uno snack per ringraziare le sue visitatrici. E almeno un paio di volte l’anno organizza “100% shopping” affittando un appartamento in centro per avvicinarsi alle clienti sparse per la città. E questa è la moda dei temporary shop. Ce ne sono davvero tanti. L’ultima trovata è “Spring shopping - vino, fave e pecorino” organizzato da un gruppo di artigiane ormai consolidato. Barbara Biffoli con i suoi gioielli in argento o bronzo, impreziositi da pietre dure o diamanti brown, dallo stile contemporaneo ma con radici nel passato; Raffaella e Nicola, le due sorelle del marchio Rafnik, con le loro collezioni “all leather” di abiti, top, camicie, shorts, pantaloni e cappottini esclusivamente fatti in pelle; Monica Hell con pellami e modelli di borse che ogni cliente può fare realizzare in modo personalizzato; Ele Collection con i costumi e Mirta con la seta.
Una vendita che, già da un paio di stagioni, prende vita in un loft laboratorio d’arte piena di opere fotografiche che danno allo shopping un sapore diverso, un allure newyorkese insolito per le romane!

© RIPRODUZIONE RISERVATA