Bombe plananti russe cambiano la guerra, Kiev: «Distruggono un palazzo in un colpo solo, sono un inferno»

Le tattiche delle forze armate russe contro Kiev stanno cambiando, si intensificano le missioni aeree e questo supporto «più aggressivo» in prima linea ha aiutato l’esercito ad avanzare nell’Ucraina orientale

Le bombe plananti russe cambiano la guerra, Kiev: «Distruggono un palazzo in un colpo solo, sono un inferno»
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Domenica 10 Marzo 2024, 17:38 - Ultimo aggiornamento: 23:25

Nuovi scenari di guerra. Le tattiche delle forze armate russe contro Kiev stanno cambiando, si intensificano le missioni aeree e questo supporto «più aggressivo» in prima linea ha aiutato l’esercito ad avanzare nell’Ucraina orientale. Gli analisti dell’Institute for the study of war segnalano che i cacciabombardiere russi Su-34, scortati da caccia multiruolo Su-35, stanno effettuando un centinaio o più sortite al giorno per condurre attacchi con bombe plananti sulle posizioni ucraine a una distanza di circa 40 chilometri. Ciò suggerisce, sottolineano gli esperti, che il Cremlino è disposto a tollerare i rischi per i suoi caccia probabilmente perché il comando potrebbe aver deciso che gli effetti positivi generati da tali missioni superano i relativi costi. Le forze russe hanno utilizzato gli attacchi con bombe plananti nella conquista di Avdiivka a metà febbraio e probabilmente stanno tentando di replicare tali effetti per sostenere le operazioni offensive in corso.

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Cratere

L’arma con cui la Russia starebbe decimando le difese nemiche e spostando gli equilibri al fronte risale all’era sovietica, è stata riconvertita in bomba lanciata dall’alto ed è in grado di scavare un cratere largo 15 metri.

Denominata FAB-1500, è «essenzialmente un’arma da 1,5 tonnellate di cui quasi la metà è costituita da esplosivi ad alto potenziale», spiega la Cnn. La bomba «viene lanciata dall’alto da aerei da combattimento da una distanza di circa 60-70 chilometri, fuori dalla portata di molte difese aeree ucraine. La FAB-1500 è un altro esempio di come la Russia stia combattendo la guerra in Ucraina, infliggendo massicce distruzioni prima di tentare di conquistare il territorio», si legge nell’approfondimento. E a testimoniare «l’immensa forza» di queste bombe nel colpire «centrali termoelettriche, fabbriche e palazzoni, luoghi da cui gli ucraini coordinano le loro difese» ci sono i video arrivati dal fronte nella regione di Donetsk. La FAB-1500 punta all’obiettivo diretta da un sistema di guida e da ali che permettono di planare. Viene lanciata contro bersagli statici, come centrali, fabbriche o grattacieli, tutti luoghi che le forze armate di Kiev utilizzano per coordinare le difese. «Prima venivamo bombardati solo dall’artiglieria, adesso i russi hanno preso di mira le città in modo più aggressivo e hanno iniziato a usare gli asset dell’aeronautica», riflette un soldato ucraino di stanza a Krasnohorivka, nel Donetsk. «Usano in particolare le Fab-1500 perché i danni provocati sono importanti e, se si sopravvive, si rimane certamente feriti. Mettono molta pressione sul morale dei soldati, non tutti i nostri ragazzi possono resistere. Anche se ormai sono più o meno abituati, la nuova bomba planante è un inferno». Secondo Joseph Trevithick, che ha ricostruito le fasi di sviluppo per TheWarZone, queste armi «offrono una nuova e distruttiva opzione di attacco a distanza per molti dei jet tattici russi, aiutando i piloti a stare più lontani dalle difese nemiche».

Evoluzione

L’uso delle bombe FAB è diventato quindi un elemento critico nell’offensiva russa nella regione di Donetsk, in particolare nel radere al suolo le difese ucraine dentro e intorno ad Avdiivka, rileva la Cnn. È la più potente della famiglia delle «dumb bomb» dell’era sovietica, bombe non guidate a caduta libera ora convertite in uno stabilimento vicino a Mosca in una «versione economica ma potente di un missile». Una trasformazione che non è certo «rapida o economica, ma che è comunque molto inferiore ai milioni di dollari del costo di un missile. Sono pochi centesimi in confronto», commenta un portavoce dell’Aeronautica ucraina. I blogger militari russi hanno iniziato a scrivere della nuova arma dallo scorso settembre, quando ne veniva testata la precisione. Il canale Telegram Fighterbomber rileva che «dopo molti mesi di prove ed errori», una FAB-1500 ha colpito per la prima volta «con precisione» il suo «bersaglio di combattimento». A gennaio il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu ha visitato lo stabilimento della “JSC tactical missiles corporation”, primario produttore di armi nella regione di Mosca, e in quell’occasione gli sono state mostrate le «ali» sviluppate per la bomba. Stando a un video del ministero, il direttore dell’impianto ha riferito che la produzione dell’arma è aumentata del 40%. Gli aerei russi che lanciano queste bombe non sono però invulnerabili e l’aeronautica ucraina ha affermato di avere abbattuto diversi caccia Su-34 nelle ultime settimane. La maggior parte delle difese aeree ucraine, tuttavia, non ha la portata necessaria per colpire velivoli a circa 70 chilometri di distanza.

L'allarme

«La nostra difesa aerea sta diventando più forte, ma ancora non è abbastanza. L’intento dei russi non è solo quello di colpire le nostre posizioni in prima linea, le bombe plananti si spingono oltre le nostre difese per colpire i posti di comando, le retrovie, i rifornimenti, i depositi di munizioni», sottolinea il portavoce dell’Aeronautica di Kiev. Il Patriot americano è praticamente l’unica difesa che ha la portata per contrastare la minaccia, ma gli ucraini ne hanno un numero limitato mentre i missili utilizzati dai Patriot scarseggiano a seguito del ritardo con cui il Congresso Usa ha approvato un ulteriore pacchetto di aiuti militari per l’Ucraina. Kiev, dal presidente Volodymyr Zelensky in giù, chiede «quasi quotidianamente armi di difesa aerea a lungo raggio per respingere la minaccia russa. È improbabile che gli F-16 su cui si stanno addestrando i piloti ucraini possano volare prima della seconda metà dell’anno. Nel frattempo le forze ucraine in prima linea, soprattutto a Donetsk, sono esposte agli attacchi degli aerei russi». A volte più di 100 al giorno, secondo lo Stato maggiore ucraino.

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