La Russia sta avanzando in prima linea non solo per occupare nuovi territori in Ucraina, ma anche perché vuole minare il sostegno internazionale a Kiev. Lo sostiene Andrii Yusov, rappresentante della Direzione principale dell’intelligence del ministero della Difesa (Gur), come riporta Rbc Ucraina. «Uno degli obiettivi principali della pressione sulla prima linea da parte dell’aggressore è l’indebolimento della coalizione pro Ucraina e dell’Ucraina nel mondo», afferma Yusov, osservando che i russi stanno cercando di mostrare la presunta inutilità della resistenza di Kiev, nonché «l’impossibilità di sconfiggere» Mosca. Ma una vittoria per la Russia avrebbe conseguenze catastrofiche per l’Ucraina, così come per gli Stati Uniti e per la Nato, avverte l’Istituto per lo studio della guerra (Isw).
Le mappe
Nel suo ultimo aggiornamento sull’invasione russa dell’Ucraina, pubblicato il 14 dicembre, il think tank con sede a Washington mette in guardia gli Stati Uniti dall’interruzione del sostegno militare ed economico a Kiev, una questione che è diventata un simbolo della divisione interna Congresso americano. All’inizio di dicembre, infatti, i Repubblicani hanno bloccato una spesa di emergenza di 111 miliardi di dollari che includeva fondi a sostegno degli sforzi bellici dell’Ucraina. L’Isw sottolinea che «la conquista russa di tutta l’Ucraina non è affatto impossibile» se gli Stati Uniti interrompessero l’assistenza militare e l’Europa seguisse l’esempio. L’Istituto ha pubblicato alcune mappe che mostrano come apparirebbe l’Europa se l’esercito russo avesse la meglio. In caso di piena vittoria sull’Ucraina, le unità russe compaiono schierate al confine con Lituania, Polonia, Moldavia, Slovacchia e Romania. Un’altra mappa riporta le potenziali disposizioni della difesa aerea russa, che arriverebbe fino all’Ungheria e ai paesi scandinavi. L’Isw rimarca che la Nato «non sarebbe in grado di difendersi da un simile attacco con le forze attualmente disponibili in Europa». Ciò obbligherebbe a un intervento massiccio degli Stati Uniti, con un dispiegamento di un gran numero di soldati e mezzi della propria flotta. «Il costo di queste misure difensive sarebbe astronomico e probabilmente accompagnato da un periodo di rischio molto elevato qualora le forze statunitensi non fossero adeguatamente preparate o posizionate per gestire la Russia o la Cina, per non parlare di entrambe insieme», scrive l’Isw.
Ripresa russa
Lo scenario di una conquista russa di tutta l’Ucraina, secondo il think tank, non è affatto impossibile se gli Stati Uniti interrompessero l’assistenza militare al presidente Volodymyr Zelensky e l’Europa seguisse l’esempio.
Scelte
Per scoraggiare e difendersi da una rinnovata minaccia russa a seguito di una piena vittoria sull’Ucraina, gli Stati Uniti dovranno schierare nell’Europa orientale una parte considerevole delle forze di terra e un gran numero di aerei stealth. «Costruire questi aerei è costoso, inoltre le sfide legate alla loro rapida produzione probabilmente costringeranno gli Usa a fare una scelta terribile tra mantenerne un numero sufficiente di mezzi in Asia per difendere Taiwan e gli altri alleati asiatici e scoraggiare o sconfiggere un attacco russo contro un alleato della Nato», rileva il think tank. L’intera impresa «costerà una fortuna» e dovrà essere affrontata «finché perdurerà la minaccia russa, potenzialmente a tempo indefinito». Perciò, sostiene l’Isw, «quasi ogni altro risultato della guerra in Ucraina è preferibile a questo. Aiutare l’Ucraina a mantenere le posizioni attraverso il continuo sostegno militare occidentale è molto più vantaggioso per gli Stati Uniti che permettere all’Ucraina di perdere».