In Olanda scatta un lockdown di cinque settimane per arginare il coronavirus. Lo ha annunciato il premier Mark Rutte. D'altronde, avverte il Centro europeo per il controllo delle malattie che allentare le misure restrittive adesso può portare ad una escalation sicura dei ricoveri per Covid in tutta Europa nel breve periodo. Nel Vecchio Continente il virus ha lasciato sul campo quasi mezzo milione di vittime. Perciò l'Olanda chiude, Londra, che aveva allentato le misure restrittive, torna a blindarsi e diventa di nuovo "zona rossa" da mercoledì chiudendo ristoranti, pub, teatri e alcuni negozi. Oltre oceano, a New York, si preparano a una serrata simile a quella che c'è stata in primavera durante la prima ondata.
L'annuncio del premier olandese, in diretta televisiva, ha scatenato qualche protesta sotto il palazzo del governo.
LIVE: de toespraak van minister-president Rutte over de laatste stand van zaken rond de aanpak van het #coronavirus ⬇ https://t.co/eFzCV7FRhh
— Mark Rutte (@MinPres) December 14, 2020
La decisione in Olanda è stata presa dopo che il governo ha convocato una riunione di emergenza sulla crescita dei casi di Covid. «La situazione è molto grave», ha detto il ministro della Salute olandese, Hugo de Jonge, prima dell'inizio della riunione. Gli ospedali nei Paesi Bassi sono in difficoltà e l'ultimo bilancio quotidiano, diffuso ieri, parla di circa 10mila nuovi casi di coronavirus. Tra l'alro le autorità olandesi temono che molti tedeschi possano attraversare il confine per lo shopping natalizio. Stop a scuole, negozi non essenziali, musei, teatri e parrucchieri.
In Francia sono partiti questa settimana i primi screening di massa gratuiti alla presenza, nella città di Le Havre, del ministro della Salute, Olivier Véran, che ha presentato l'operazione come un nuovo tentativo di mettere sotto controllo i contagi in vista delle riaperture. Da domani, infatti, i francesi potranno di nuovo circolare senza autocertificazione su tutto il territorio, anche se il numero di casi quotidiani resta lontano dagli obiettivi del governo (5.000 al giorno).
Il programma di test di massa sta invece suscitando polemiche in Austria. Iniziato due settimane fa, allo screening ha partecipato solo il 20% della popolazione dopo due settimane. Un numero molto lontano dal 60% previsto dal governo di Vienna. I socialdemocratici attaccano l'esecutivo accusandolo di una campagna dilettantistica. Un nuovo ciclo di test dovrebbe iniziare intorno all'8 gennaio, mentre cominciano a circolare voci sul fatto che il governo potrebbe offrire degli incentivi alla popolazione per sottoporsi al test.
La Spagna prepara i vaccini
Dopo il Regno Unito, anche la Spagna dà il via libera per la vaccinazione anti Covid. Lo riferisce il ministro della Salute spagnolo Salvador Illa, citato dal quotidiano El País: stando alle dichiarazioni, i primi vaccini saranno disponibili già a partire dal 4-5 gennaio. A tal proposito si attende il via libera dell'Agenzia europea per i medicinali, che dovrebbe arrivare il 29 dicembre. I vaccini che verranno impiegati dalla Spagna sono quelli prodotti da Pfizer e BioNTech.
20 million doses of Pfizer’s Covid-19 vaccine headed to Spain in early 2021https://t.co/O6wpkUnBmv By @TheRobertHart pic.twitter.com/KZI2Tj00MK
— Forbes Tech (@ForbesTech) November 10, 2020
Fabio Fazio si offre volontario per il vaccino anti-Covid
La Spagna - che recentemente ha visto un calo dei contagi - finora ha registrato un bilancio totale di 1,7 milioni di contagiati dal coronavirus. Il ministro Illa ha aggiunto che «ci saranno vaccini per tutti e ce ne saranno in abbondanza». Per le città autonome, poi, il ministro ha specificato che «la Spagna ha tutte le capacità per poter vaccinare la popolazione con le garanzie necessarie non appena arriveranno le dosi».
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