«Sono convinto che Putin abbia preso la decisione di invadere l’Ucraina», ha annunciato il presidente Usa Joe Biden parlando alla nazione al termine della conferenza con gli altri capi di Stato e di governo dei Paesi alleati. E quando gli è stato chiesto se dunque sia chiusa la porta alla diplomazia, ha risposto: «C’è sempre spazio per la diplomazia, fino a quando Mosca non attacca». I venti di guerra dall’Ucraina, insomma, soffiano sempre più forte. Le truppe russe al confine «sono pronte a colpire», ha affermato il segretario alla Difesa Usa, Lloyd Austin durante una visita in Lituania. «Si stanno dispiegando e sono pronti a colpire», ha aggiunto, precisando che i soldati «si stanno spostando nelle posizioni giuste per essere in grado di condurre un attacco». Secondo Michael Carpenter, ambasciatore degli Stati Uniti presso l’Osce, Mosca ha concentrato fino a 190.000 militari «dentro e vicino» l’Ucraina. Ecco da dove potrebbe sferrare il suo primo attacco.
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I FRONTI
Sebbene la Russia abbia continuamente negato i piani di guerra, da mesi ha spostato attrezzature militari, truppe, attrezzature mediche e persino riserve di sangue per le trasfusioni ai feriti in località vicino all’Ucraina nella Russia occidentale, in Crimea e in Bielorussia.
MOBILITAZIONE GENERALE
La diplomazia internazionale è mobilitata, nella convinzione che sia ancora possibile dare un’opportunità alla pace, ma in Donbass la situazione è sempre più critica mentre il leader dell’autoproclamata repubblica filorussa di Lugansk, poco dopo il suo omologo di Donetsk, ha proclamato la «mobilitazione generale» sul suo territorio. Migliaia di persone sono in coda lungo il confine con la Russia, donne e bambini hanno preso gli autobus messi a disposizione per lasciare l’Ucraina. Secondo quanto ha riportato l’agenzia Tass, il ministro per le emergenze dell’autoproclamata repubblica di Luhansk, Yevgeny Katsavalov, ha spiegato che in 25.000 hanno abbandonato e altre 10.000 persone lasceranno l’area. «Circa 25.000 hanno passato il confine con i loro mezzi - ha affermato - È in fase di organizzazione un convoglio organizzato per il trasferimento di 10.000 persone». Fin dalla mattina, segnala l’agenzia Ria Novosti pubblicando anche le prime immagini della fila di bus, si è formata una colonna di autobus all’uscita di Donetsk per l’evacuazione dei residenti, che sarebbe già iniziata dalle prime ore della giornata.