La morbosa curiosità verso Kate, fino al tentativo di spiare le sue cartelle mediche nella clinica in cui è stata operata e ricoverata, ha fatto infuriare l'arcivescovo di Canterbury, Justin Welby, primate della chiesa anglicana, solitamente restio a commentare o commentare le vicende di corte. Stavolta però ha rotto ogni indugio per criticare con forza il crescente clima di attenzione ossessiva attorno alle condizioni di salute della principessa, scagliandosi in particolare contro le teorie complottiste che stanno dilagando sui social media. Si tratta di «pettegolezzi vecchio stile da villaggio» ha sbottato Welby. Poi in un'intervista a Times Radio ha strenuamente difeso la privacy della moglie dell'erede al trono William, sottolineando come debba essere lasciata in pace nella sua convalescenza dopo la misteriosa operazione all'addome subita in gennaio.
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«Alle persone, senza alcuna differenza, dovrebbe essere permesso di ammalarsi, di sottoporsi a un'operazione, qualunque essa sia e di vivere la propria vita in pace senza che tutti chiedano di dimostrare qualcosa a giorni alterni», ha detto ancora il capo spirituale della Chiesa anglicana.