Ha percorso 1200 km in autostop, attraversando diverse regioni dell'Ucraina per poter abbracciare moglie e figli prima di partire per la prima linea. Il folle viaggio di Maxim Lietova, 38 anni, soldato dell'esercito ucraino ha commosso il mondo ed è finita sulle pagine di molti quotidiani internazionali.
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1200 km in autostop per vedere la famiglia
Quando ha saputo di dover andare in prima linea Maxim ha insistito per ottenere un congedo di un giorno. Appena avuto il permesso ha viaggiato tutta la notte per tornare a casa, nella regione occidentale dell'Ucraina. Ha raccontato di aver fatto l'autostop ottenendo passaggi da camionisti e persone comuni, di aver preso mezzi pubblici e di aver percorso alcuni tratti a piedi. Alla fine è arrivato a destinazione alle 6 di mattina facendo una sorpresa alla moglie Olga, 33 anni e i due figli Masha, 6, e Miskha, 2 che ancora dormivano.
«Non bisogna dare per scontato i momenti con la famiglia»
«Ho fatto tutto il possibile per tornare a casa» ha detto Maxim al Telegraph, aggiungendo che non darà mai per scontati quei momenti con la sua famiglia. L'uomo, che prima della guerra lavorava come responsabile di vendite per la multinazionale Nestlé, si è arruolato come volontario quando è scoppiato il conflitto con la Russia: «Penso che sia dovere di ogni uomo in Ucraina difendere la nostra madrepatria. Come mi guarderebbero mia moglie ei miei figli se avessi paura di una sirena antiaerea?».
Da allora ha visto solo in pochissime occasioni la famiglia. Lo scorso marzo ad esempio, la donna ha guidato per 500 km per poterlo vedere 20 minuti quando era appena tornato da un addestramento in Gran Bretagna. Da quel giorno non aveva più visto la famiglia.
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Migliaia di famiglie separate dalla guerra
Maxim e Olga si sono conosciuti a scuola a Kryvyi Rih, la città dell'Ucraina centrale dove è cresciuto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, ma si sono innamorati solo 10 anni fa. In questi 10 anni non avevano mai trascorso due giorni separati e per questo cercano di vedersi sempre che ne hanno la possibilità.
Come quella di Maxim tantissime famiglie ucraine sono separate e distrutte dalla guerra. Una condizione che va avanti da oltre 9 mesi e che accomuna chi è rimasto e ha familiari nell'esercito sia chi è andato via e ha lasciato una parte dei propri cari in patria senza sapere quando riuscirà a rivederli. Un dolore che si aggiunge alla sofferenza e alla distruzione dovuta al conflitto.