Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky «ha lasciato l'Ucraina ed è fuggito in Polonia». Falso, «è a Kiev con la sua gente». Sulla sorte del nemico numero uno di Vladimir Putin Mosca continua a spargere veleni perché se è vero che Zelensky non perde occasione per lanciare appelli, diffondere video, twittare e parlare al telefono con i leader occidentali, per strada in un luogo riconoscibile non lo si vede da giorni. E la Russia allora alza il tiro e lancia accuse contro 'l'eroe per casò, simbolo della resistenza del suo Paese, tanto più l'uomo da eliminare agli occhi del Cremlino. Ci avrebbero provato almeno tre volte, solo nell'ultima settimana, secondo alcune ricostruzioni. Tutto difficile da verificare ma la guerra di propaganda si combatte anche così. E allora oggi il portavoce del presidente, Serhiy Nykyforov, ha pubblicato su Facebook le immagini di quelli che sembrano essere resti di un razzo nel giardino di una delle abitazioni di Zelensky, a Koncha-Zaspa, a sud di Kiev. «Colpo mancato», avrebbe commentato lui, secondo il portavoce.
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Zelensky braccato dai mercenari
Le ipotesi più svariate sui tentativi di eliminare Zelensky erano circolate già nei giorni scorsi, a partire dalla presunta missione dei paramilitari russi del gruppo Wagner di cui ha scritto anche il Times.
In queste ore la Russia continua a sostenere che il presidente che si dipinge campione di resistenza in realtà è al sicuro, lontano dal campo di battaglia. «È andato in Polonia», ha annunciato il capo della Duma russa Vyacheslav Volodin sul suo canale Telegram. Kiev ha smentito a stretto giro: «Gli occupanti hanno diffuso un altro falso dicendo che Volodymyr Zelensky ha lasciato il Paese. Non è vero, il presidente è a Kiev, con la sua gente», ha scritto sempre su Telegram la Rada, il canale televisivo ufficiale del parlamento ucraino.