«Faccio saltare casa», la moglie lo denuncia: arrestato

Maltrattamenti in famiglia, dopo nove anni di soprusi la donna ha trovato il coraggio di rivolgersi alla polizia quando il compagno ha aperto la bombola del gas

«Faccio saltare casa», la moglie lo denuncia: arrestato
di Elena Ganelli
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Giovedì 25 Gennaio 2024, 11:10

Anni e anni di violenze e minacce, poi la decisione di denunciare il compagno di 73 anni ormai pensionato. E l'uomo questa volta è finito in carcere con l'accusa di maltrattamenti in famiglia. La segnalazione alle forze dell'ordine risale al 22 dicembre scorso quando la vittima, spaventata dall'ultimo episodio di sopraffazione quando l'uomo ha aperto la bombola del gas minacciando di provocare un'esplosione all'interno della loro abitazione nel capoluogo pontino, si è rivolta alla Questura. E la sua denuncia è diventata una tragica narrazione degli anni di vita con il compagno, il racconto del periodo compreso tra il 2015 e il dicembre 2023. Anni di terrore durante i quali lui le ha provocato sofferenze e privazioni: minacce di morte impugnando un fucile, ingiurie di ogni genere tipo, schiaffi e percosse. In un'occasione l'ha anche afferrata per la gola nel tentativo di strozzarla e ancora nuove minacce con il coltello puntato contro la di lei.

Tutti episodi che la donna non aveva mai avuto il coraggio o la forza di denunciare, ai quali non si era mai ribellata fino a pochi giorni prima di Natale quando lui ha minacciato di far saltare in aria la casa aprendo la bombola del gas. Così su segnalazione della squadra mobile è stato aperto un fascicolo di indagine affidato al sostituto procuratore Marco Giancristofaro. E' stato lui, alla luce delle verifiche effettuare a richiedere al giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Latina una pesante misura cautelare nei confronti del 73enne pensionato: richiesta accolta tanto che l'uomo è stato arrestato con l'accusa di maltrattamenti in famiglia. Ieri mattina presso il carcere del capoluogo pontino dove è detenuto c'è stato l'interrogatorio di garanzia da parte del gip Giuseppe cario, firmatario dell'ordinanza cautelare.
L'uomo, assistito dall'avvocato Agrippina Porcelli, ha scelto di rispondere alle domande del magistrato e ha minimizzato gli episodi di violenza domestica che gli vengono contestati. Ha inoltre negato di avere avuto intenzione di far esplodere l'abitazione con il gas raccontando che stava soltanto controllandone il funzionamento. A conclusione dell'interrogatorio la difesa ha richiesto la concessione di una misura cautelare meno afflittiva rispetto alla detenzione in carcere, quindi gli arresti domiciliari oppure gli obblighi di polizia giudiziaria. Un'istanza sulla quale il giudice per le indagini preliminari si è però riservato di decidere proprio alla luce della gravità dei comportamenti adottati dall'indagato che ha sottoposto la compagna per anni, come si legge nell'ordinanza cautelare, "a sofferenze e privazioni". L'uomo per ora resta quindi detenuto a via Aspromonte.
 

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