Mercatino di via Verdi, il Comune tenta la permuta per avere in cambio l'ex Teti

Mercatino di via Verdi, il Comune tenta la permuta per avere in cambio l'ex Teti
di Andrea Apruzzese
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Venerdì 8 Dicembre 2023, 11:44

IL PROGETTO

L'ex mercatino di via Verdi, oggi in uno stato di grave degrado, in cambio dell'ex Teti, sede centralissima e prestigiosa. A questo sta lavorando l'amministrazione comunale di Latina: una permuta a tre attori, con il Demanio (proprietario dell'ex Teti, oggi sede dei Servizi sociali del Comune) e il ministero di Grazia e giustizia, che nel capoluogo ha bisogno della sede per l'Ufficio esecuzioni penali. Ma perché proprio l'ex mercatino di via Verdi, oggi "casa" abusiva per senzatetto e ridotto a un panorama di marciume, materassi lerci, escrementi e strutture bisognose di manutenzione? Perché proprio su quella struttura avevano messo gli occhi, tempo fa, dal ministero.
All'amministrazione non sembra vero: da un lato, ottenere l'ambita e preziosa ex Teti, quasi mille metri quadri a ridosso di piazza del Popolo, ma che il Demanio rivorrebbe; dall'altro, liberarsi dell'ennesimo "buco nero" in centro. Ieri mattina c'è stato il primo "tavolo" a tre, con tanto di sopralluogo presso l'ex mercatino, con i tecnici del ministero che hanno potuto prendere visione delle condizioni. Tutto ancora da definire, ovviamente: i tecnici ministeriali devono anche stabilire se la struttura, al di là delle sue condizioni, abbia le caratteristiche per ospitare l'Ufficio esecuzioni penali. E si dovrà anche valutare se lo scambio tra i due immobili sia equo, ovvero di pari valore. Altrimenti, pur di ottenere l'ex Teti, si metteranno sul piatto altri immobili.

LA ASL

Ma l'ex mercatino non era stato affidato alla Asl? Si, ma questa, a fine ottobre, ci aveva rinunciato, viste le condizioni della struttura. E tre giorni fa ha riconsegnato le chiavi, dopo sei mesi in cui nulla sembra essere stato fatto. La vicenda aveva visto, a luglio 2022, una prima delibera di indirizzo per una manifestazione di interesse per l'ex mercatino. Manifestazione che aveva anche una clausola: preferenza a enti pubblici che forniscano nella struttura servizi alla collettività. Giunsero 5 manifestazioni di interesse: 4 di privati, commerciali, e 1 dalla Asl. Vista la clausola, a febbraio, in epoca commissariale, vinse quest'ultima. Sei mesi fa, le chiavi furono consegnate. Ma a fine ottobre la Asl rinuncia: troppo gravi le condizioni della struttura.
Lunedì le chiavi sono state riconsegnate, ma le condizioni della struttura non sarebbero cambiate rispetto alla consegna. Tutti elementi, questi, emersi ieri, durante la relazione alla commissione Trasparenza fatta dall'assessore al Patrimonio, Ada Nasti, che ha assicurato un'immediata pulizia e chiusura della struttura. «Una rinuncia, quella della Asl, motivata dal cattivo stato di conservazione dei locali e dagli interventi, economicamente molto rilevanti, necessari per la sua ristrutturazione - spiega la presidente della commissione, Floriana Coletta - oggi quei locali sono diventati un luogo di bivacco e spaccio che crea rischi per la sicurezza, abbiamo chiesto come commissione di procedere a una bonifica e chiudere le porte per impedire l'accesso, ottenendo dall'assessora Nasti la rassicurazione di una segnalazione alla polizia locale, a quanto riferito già avvenuta, e di un'opera completa di pulizia, in attesa dei prossimi passi dell'amministrazione e di un possibile progetto di permuta tra Comune e Demanio».
 

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