Viale don Morosini a Latina: identificati 12 clochard due saranno espulsi

Viale don Morosini a Latina: identificati 12 clochard due saranno espulsi
di Andrea Apruzzese
3 Minuti di Lettura
Venerdì 1 Luglio 2022, 11:34

Tra di loro c'è una donna ucraina, da anni presente in Italia, che ha sempre continuato a rifiutare il ricovero presso il dormitorio, offerto dagli operatori del Pronto intervento sociale del Comune di Latina; poi due nigeriani, quattro indiani, e gli altri provenienti dall'Europa dell'est, Romania in particolare. In mezzo a loro c'è chi è già noto ai servizi sociali, e anche chi ha precedenti per furti, rapina, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale.


Sono una dozzina, i senzatetto identificati dalla Polizia locale di Latina, che ha operato, insieme al Pis e all'Azienda dei beni comuni, in viale Don Morosini, lungo la passeggiata intitolata a Sandro Pertini e aperta dal busto dedicato al partigiano, socialista, che fu presidente della Repubblica dal 1978 al 1985. Quel busto, che ogni sera, da mesi e mesi, guarda quei senzatetto dormire, mangiare, bere alcolici e ubriacarsi, sulle panchine dei giardini del viale, nella sporcizia, nel degrado, nella puzza. Una situazione più volte denunciata da residenti e commercianti. Mercoledì sera, in un nuovo servizio operato dalla Polizia locale con il Pis e Abc dopo quelli in piazza del Popolo e in piazza Santa Maria Goretti, sono stati identificati e allontanati, e le loro masserizie, quelle che non sono riusciti a portare via, sono state rimosse dagli operatori ecologici. Ma il dubbio è sempre quanto possano durare, gli effetti di questa operazione. Tre le squadre di Polizia che hanno operato, direttamente agli ordini del comandante, Francesco Passaretti. Due dei senzatetto, uno dei nigeriani e uno degli indiani, erano senza documenti, e sono stati condotti presso il comando, dove sono rimasti la notte nelle camere di sicurezza («Aperte, perché parliamo di persone che erano in stato di fermo in attesa di fotosegnalamento, non di persone in stato di arresto», spiega il comandante Passaretti), poi liberati ieri mattina su disposizione del pm di turno, dato che non avevano commesso reati; nessuno dei due aveva decreti di espulsione, ma ora rischiano: il nigeriano aveva fatto richiesta di asilo politico, rigettata, l'indiano aveva presentato quella di emersione che non è stata perfezionata. «Il problema è il degrado - prosegue Passaretti - bivaccano lì, alcuni totalmente ubriachi, è diventato un accampamento, sotto le panchine abbiamo trovato buste di panni, coperte, cuscini. Rifiutano anche l'assistenza dei servizi sociali».
GLI ALTRI SITI
Ma non c'è solo viale Don Morosini. Mercoledì sera le operazioni di verifica e controllo sono proseguite in via Fabio Filzi, dove spesso alcuni senzatetto si accampano sotto i portici (ma l'altra sera non c'erano), in via Gaeta, e poi al Pantanaccio, dove, in una ex fabbrica abbandonata sono stati trovati giacigli come materassi o coperte, ma non le persone che occupano l'area. Le operazioni continueranno nelle prossime settimane, riprendendo il giro tra tutti i siti noti alle forze dell'ordine e su cui si sono già svolti sopralluoghi: piazza Santa Maria Goretti, piazza del Popolo, Pantanaccio. E c'è un servizio, più grosso, che le forze dell'ordine intendono organizzare insieme: il controllo al Palazzo di Vetro.
Andrea Apruzzese
© RIPRODUZIONE RISERVATA

© RIPRODUZIONE RISERVATA