Camila Giorgi scomparsa, il Fisco italiano la sta cercando: tutti i misteri attorno alla tennista italiana (e alla suia famiglia)

La 33enne sarebbe negli Usa: la famiglia non avrebbe presentato dichiarazioni dei redditi

Camila Giorgi scomparsa, il Fisco italiano la sta cercando: tutti i misteri attorno alla tennista italiana
di Marta Giusti
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Sabato 11 Maggio 2024, 14:52 - Ultimo aggiornamento: 20:01

Camila Giorgi è scomparsa: ma perché della tennista non c'è traccia da giorni? L'ipotesi che circola, secondo diverse fonti, sarebbe quella legata a un problema con il Fisco. E ora sarebbe negli Usa. L’ultimo indizio era una storia pubblicata su Instagram ai primi di maggio, poi nulla più.

Camila Giorgi scomparsa, la storia

La tennista italo-argentina, 33 anni, originaria di Macerata, irreperibile da giorni e il cui nome risulta tra le giocatrici ritirate nella lista dell'Itia, sarebbe coi suoi familiari oggetto di accertamenti fiscali da parte della Guardia di finanza, che nei giorni scorsi avrebbe tentato di notificarle degli atti senza riuscire a rintracciarla. Secondo il sito del Corriere della Sera infatti, la tennista potrebbe aver lasciato l'Italia ed essersi trasferita all'estero mentre risulterebbero accertamenti tributari disposti dalla procura di Firenze, come spiega il quotidiano. La famiglia ha una villa a Calenzano, vicino a Firenze, città nella quale nel settembre 2021 lanciarono un brand della moda, Giomila. È la stessa dimora dove lo stesso anno, a giugno, fu perpetrato un furto notturno con un bottino di almeno 80.000 euro, mentre dormivano tutti, la campionessa, i suoi genitori, il padre argentino e la madre italiana, il fratello. Risulta anche, dalle indagini condotte dalla Procura di Firenze nei suoi confronti (sempre secondo Corriere della Sera), che la famiglia della sportiva abbia un curriculum altrettanto problematico sotto il profilo delle dichiarazioni dei redditi.

Non risultano presentate le dichiarazioni annuali.

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Camila Giorgi, le voci dall'Argentina

Un amico stretto della famiglia Giorgi lancia intanto messaggi dall'Argentina. David Miche ha pubblicato un tweet nel quale rivela di aver parlato con il padre. Camila sarebbe - secondo Miche - in viaggio.

FENOMENO Piccola di fattezze, visino alla Brooke Shields, Camila già a 12 anni sfoderava velocità di piedi e di braccio fenomenali, concedeva poche parole smozzicate mischiando le lingue dei tanti paesi dov'era transitata, dalla Francia alla Spagna all'Italia. Zero sorrisi, un velo di perpetua tristezza per la tragica scomparsa della sorella maggiore, Antonella, in un incidente d'auto nel 2011 a Parigi - dov'era stata accolta con tutta la famiglia dalla prima Accademia di Patrick Mouratoglou -, lo sguardo sempre basso, cercava sempre quello di papà Sergio. Onnipresente, inamovibile, determinato pilastro della figlia. Con un'aria truce, i capelli lunghi e lanosi sempre per aria, lo sguardo duro, mille sigarette succhiate per la tensione, la sicurezza di tutti i padri-padroni. Papà ha avuto una vita avventurosa, compresa la guerra alle Falkland. In Argentina aveva conosciuto e sposato l'italiana Claudia Fullone, che ha lavorato per anni all'Università di Macerata, dov'è nata Camila.

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ESPLOSIONE Nel 2012, a vent'anni, Camila, arrivò in alto come un fulmine, bruciando l'etichetta di appena 145 del mondo, passando dalle qualificazioni ed arrivando agli ottavi di finale a Wimbledon dove si fermò solo contro la numero 3 del mondo Aga Radwanska. Diventando in fretta l'erede delle Fab 4, Schiavone-Pennetta-Errani-Vinci, picchiando sempre forte, alternando senza battere ciglio vincenti ed errori. Nessun piano B: «Mi piace giocare così e gioco così, mi piace rischiare e rischio». A Wimbledon disse serissima: «Non seguo il tennis femminile, non lo guardo, non mi interessa». Per poi correggersi, male: «Quando non sono in campo, non seguo proprio il tennis».

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