Se ne è andato due anni fa ma il suo telefono continua a squillare: messaggi di affetto, fan, amici, ex compagni. Così Paolo Rossi, "Pablito" il campione del Mondiale di Spagna del 1982 non se ne è mai andato, e anche dopo la morte - avvenuta lo scorso 9 dicembre 2020 - continua a vivere nel ricordo e nella memoria dei tanti che continuano a indirizzargli i loro pensieri.
È stata la moglie Federica Cappelletti a scegliere di non spegnere l'Iphone dell'ex-giocatore, mantenendo un filo invisibile che continua a "tenerlo ancora con noi", come se non se ne fosse mai andato.
La storica vittoria del 1982
Sono passati 40 anni dalla vittoria storica di una delle estati più belle del calcio italiano, quando la nazionale di Enzo Bearzot trionfò al Mundial di Barcellona e Paolo Rossi, diventato capocannoniere della nazionale, vinse anche il Pallone d'Oro. E il pensiero, proprio in questi giorni, non poteva che andare a lui: migliaia di tifosi portano ancora nel cuore la telecronaca di Nando Martellini che urla il suo nome nella tripletta firmata contro il Brasile che consegnò gli azzurri al trionfo.
Così in questi giorni il telefono squilla continuamente: «Grazie Paolo, rimani sempre il mio eroe». «Grazie di tutto e per quello che hai fatto». «Ciao campione». «Auguri per il tuo compleanno». Il suo nome è già leggenda, mito immortale entrato nella storia del calcio. Ma sono queste parole d'affetto in un telefono rimasto acceso a lanciare un ponte oltre il tempo, a ricordarci che non è vero che tutto finisce.