Re Carlo, ad un anno dalla morte della Regina Elisabetta ecco cosa pensano gli inglesi: «Un sovrano di transizione»

Il bilancio del suo primo anno da monarca

Re Carlo, ad un anno dalla morte di Elisabetta ecco cosa pensano gli inglesi: «Un sovrano di transizione»
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Mercoledì 6 Settembre 2023, 18:54 - Ultimo aggiornamento: 7 Settembre, 10:50

Esattamente un anno fa, nel castello scozzese di Balmoral, moriva la regina Elisabetta II d'Inghilterra. Per molti semplicemente «The Queen», la sovrana ha messo fine ad un regno durato oltre 70 anni. Un regno che dallo scorso 8 settembre è nelle mani del figlio Carlo III, che però a detta di molti è solamente «un sovrano di transizione».

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Il bilancio dell'anno di re Carlo III

L'8 settembre del 2022 è stata una giornata storica, non solo per i sudditi inglesi, ma per i cittadini di tutto il mondo. La morte della regina Elisabetta ha segnato la fine di un'epoca e l'inizio di un'altra, con alla guida suo figlio Carlo. Nonostante la sua incoronazione sia avvenuta il 6 maggio 2023, da quell'8 settembre Carlo è diventato re a tutti gli effetti. E l'anniversario di questo venerdì, che il sovrano trascorrerà privatamente al castello di Balmoral, è l'occasione per un bilancio sul suo primo anno da monarca.

Un anno di transizione, come dicono in molti.

Come di transizione dovrebbe essere lui, a detta dei britannici. Nessuna grande riforma, nessuna novità: solamente una maggiore attenzione alla sensibilità di un regno ormai multiculturale. Uno stile in continuità con quello della madre, solamente più personale e meno distante, che però ha convinto il 59% degli intervistati da YouGov, secondo i quali «sta facendo un buon lavoro». Se solamente il 17% dà un giudizio negativo sul suo operato, sono però molti quelli che lo ritengono un sovrano di transizione verso il regno del figlio William, a cui spetterà il compito di modernizzare la famiglia reale.

Erede più anziano della storia britannica a salire al trono, il 74enne Carlo III ha rispettato tutti gli impegni, collezionando 161 giorni di impegni pubblici con un totale di 550 eventi, superando la regina Elisabetta, che si era fermata a 157 giorni e 400 eventi. Ventisei le udienze ufficiali con il primo ministro, quattro i presidenti ricevuti - l'americano Joe Biden, l'ucraino Volodymyr Zeelensky, il sudafricano Cyril Ramaphosa e la presidente della commissione europea Ursula von der Leyen -, numerosi i viaggi con la regina consorte Camilla. Viaggi in cui è stato quasi sempre accolto con affetto, tralasciando l'uovo lanciatogli da uno studente a York.

Con un atteggiamento più empatico rispetto a quello della precedente sovrana, Carlo III si è fermato a parlare con le persone in maniera rilassata, ballando la danza ebraica della hora assieme ad un gruppo di anziani sopravvissuti all'Olocausto e addirittura accettando il bacio di una fan nei giorni del lutto.

Nel suo primo discorso televisivo di Natale, ha parlato del costo della vita e dell'importanza del servizio alla comunità. Tra gli altri temi da lui affrontati in un anno di regno, quello dell'ambiente e quello dei migranti. Il tutto, evitando anche scivoloni mediatici, a parte il piccolo scatto di rabbia per una penna che scriveva male, o l'incidente del calzino bucato quando si è tolto le scarpe per entrare in una moschea.

Ma oltre agli scivoloni mediatici, Carlo è riuscito ad evitare anche una crisi familiare: quella del figlio Harry. Rispettando il motto "never complain, never explain", il sovrano ha evitato ogni commento di fronte alle accuse e alle rivelazioni della serie Netflix «Harry e Meghan» e all'autobiografia del figlio, «Spare». Il tutto, invitandolo anche all'incoronazione, anche se in posizione defilata.

Per quanto riguarda il fratello Andrea, lo ha lasciato fuori da ogni incarico pubblico a causa dello scandalo Epstein. Discorso diverso per la regina Camilla, accettata ormai da tutti. Sembrava un'impresa impossibile, eppure negli anni Carlo e Camilla hanno ricostruito la loro immagine pubblica di coppia e ora, dopo un anno di trono, appaiono come una realtà consolidata. Tanto che, sempre secondo il sondaggio di Yougov, il 47% dei britannici ha ora una buona opinione della regina consorte, contro il 42% di negativi. Nonostante ciò, però, la regina non è tra i reali preferiti dal pubblico, tanto da essere al nono posto nella classifica delle preferenze.

 

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