Dopo Angelo Chiorazzo e Domenico Larenza il centrosinistra ci riprova. Secondo fonti dem lucane, sarebbe chiuso in Basilicata l’accordo tra Pd, M5s, Verdi, sinistra italiana, Basilicata Possibile e socialisti per sostenere la candidatura del presidente Pd della provincia di Matera, Piero Marrese, in vista delle elezioni regionali del 21 e 22 aprile.
Chi è Piero Marrese
Marrese, 43 anni, è stato sindaco di Montalbano Jonico dal 2015 ottenendo il 52,98% dei voti e presidente della provincia di Matera dal 2018, a 38 anni, il più giovane nella storia dell'ente.
I nomi saltati
I primi due nomi proposti non hanno trovato ampio gradimento nel centrosinistra. Chiorazzo, il re delle coop lucane, aveva il favore dei dem locali e dell'ex ministro della Salute Roberto Speranza ma non dei Cinquestelle. Nemmeno l'ipotesi-Lacerenza ha scaldato i cuori, il primario oculista ieri ha comunicato il suo dietrofront dopo i veti imposti da Azione, che in regione vale il 10% grazie all'ex governatore Marcello Pittella e che si è detto attualmente più vicino a Bardi. Calenda si dice "schifato e deluso, riassumerei così questi tre giorni in Basilicata. Il Pd ha tre posizioni diverse, M5s ne ha due. In comune hanno solo la ferma convinzione di non voler dialogare con Azione e di perdere le elezioni. Abbiamo provato di tutto ma nessuno è tenuto alle cose impossibili. Buona strada". Anche l'altra gamba dell'ex Terzo Polo, Italia Viva, sosterrà il candidato di centrodestra.
Il ritorno di Chiorazzo
Per completare il caos, inoltre, dopo il forfait di Lacerenza c'è stato il ritorno di Chiorazzo, determinato a tornato in pista per confermare la propria candidatura. Il sostegno atteso da Pd e M5s, ora orientati su Marrese, non è però arrivato. Si attende a questo punto l'ufficialità del nuovo candidato che il centrosinistra opporrà a Bardi.