M5S, boom di spese per eventi e missioni in pieno lockdown. Lo strano caso delle rendicontazioni dei parlamentari ad aprile

M5S, boom di spese per eventi e missioni in pieno lockdown. Lo strano caso delle rendicontazioni dei parlamentari ad aprile
di Simone Canettieri
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Venerdì 3 Luglio 2020, 12:06 - Ultimo aggiornamento: 16:10

Eventi pubblici e spese di missioni. Ad aprile. In pieno lockdown. Con l'Italia bloccata per il coronavirus, con gli italiani dentro casa come da Dpcm del presidente del Consiglio. Eppure, appunto, se si va sul sito Tirendiconto.it del M5S iniziano ad emergere strane anomalie. Che stanno incuriosendo, per usare un eufemismo, i vertici del Movimento.

Su 296 parlamentari del M5S, tra Camera e Senato, finora sono solo 74 coloro che sono in regola con le rendicontazioni di aprile 2020. Una minima parte, certo. Che però mostra delle strane incongruenze. 

 Su 74 parlamentarii in regola 69 indicano una voce di spesa relativa a missioni oppure attività ed eventi.

In particolare il totale rendicontato dai deputati e dai senatori è di circa 390.000€.

Su tutti spicca Francesco d’Uva che durante il lockdown dichiara oltre 5000 euro di attività ed eventi su un monte spese totale di circa 10.000€.

Al Senato invece il primato spetta sicuramente a Silvana Giannuzzi e i suoi 4.700 euro dichiarati in eventi.

Dal sito ufficiale del Movimento 5 Stelle, nel quale non sono visibili scontrini e fatture, non si evince la reale giustificazione di tali spese, che ripetiamo al netto di giustificazioni plausibili, per come riportati sembrano quanto meno inopportune. In linea di massima, ad aprile, durante il lockdown le spese per eventi pubblici e missioni sarebbe dovute essere pari a zero. Nel complicato sistema di calcolo grillino non rientrano in queste voci i costi per gli affitti delle residenze a Roma dei parlamentari e nemmeno gli spostamenti per raggiungere la Capitale, finiscono sotto altre spese. 


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