Il governo apre le autostrade a moto e scooter di 125 cc. La commissione Trasporti della Camera ha approvato un emendamento al disegno di legge di riforma del Codice della Strada che autorizza la circolazione di questi modelli di due ruote su autostrada e tangenziale. Il provvedimento dà il libero accesso agli ottavi di litro alle arterie a scorrimento veloce e consente così all’Italia di allinearsi agli altri paesi europei che già prevedono la circolazione di moto e scooter 125 in autostrada e sulle principali strade extraurbane. La novità prevede alcune limitazioni: il conducente dovrà infatti essere maggiorenne, munito di patente A, B o di categoria superiore, oppure munito da almeno due anni di patente A1 o A2. L’ok a questa riforma, già sfiorata nel 2019 quando il Parlamento discusse e poi accantonò il progetto, arriva dopo anni in cui non si era riusciti a superare le moltissime resistenze all’accesso sulle strade a pedaggio per questa tipologia di veicoli. Ora, dopo due pareri decisivi (in particolare della polizia stradale e dell’ufficio legislativo del ministero dei Trasporti) si è giunti a questo passo.
Guida in stato d'ebbrezza, patente ritirata e denuncia. Sei segnalazioni per possessori di droga
SCELTA LOGICA
Una scelta che, fanno filtrare fonti impegnate su questo dossier, ha una logica «considerato che il 60% dei 125 cc in circolazione sulle nostre strade ha una potenza pari o addirittura superiore ai modelli compresi tra i 150 e i 200 cc».
MAGGIORE SEVERITÀ
Occorre ricordare che il testo della riforma approvata a giugno, e composta da 18 articoli, opera un energico giro di vite nei confronti delle condotte imprudenti con un inasprimento delle sanzioni per chi si mette alla guida sotto l’effetto di alcol e droghe, con particolare attenzione per i recidivi. In generale, nessun ritocco agli attuali limiti alcolemici. Tasso alcolemico zero, invece, per mettersi al volante se si è stati già condannati per aver guidato in stato di ebbrezza e obbligo di montare sull’auto l’alcolock, dispositivo che impedisce la messa in moto se il tasso alcolemico supera lo zero. Per chi fa uso di droghe, non sarà necessario provare l’alterazione, una volta fermati basterà risultare positivo al test rapido per far scattare la revoca della patente e il divieto di conseguirla per tre anni.