ROMA Funzionerà un po’ come il pass di Carlo Verdone e si dovrà esibire insieme ad un documento di identità. Parliamo del tant’è volte annunciato pass vaccinale che permetterà di muoversi tra regioni, andare allo stadio, al cinema e a tutti gli eventi pubblici al chiuso o al privato. Sarà rilasciato a chi si è già vaccinato, con le due dosi, o a chi ha avuto il Covid. Differente dal risultato del tampone che dovrà invece essere fatto nelle quarantotto ore precedenti se si vuole prender parte ad analoghi eventi.
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Il pass vaccinale non avrà però valore all’estero anche se a Bruxelles si sta studiando qualcosa di simile in vista della stagione turistica e della necessaria ripresa del traffico aereo.
Per sapere chi lo emetterà occorrerà attendere il decreto che stabilirà se il compito sarà affidato al ministero dell’Interno o della Salute.
A cosa serve
L’annuncio è stato dato dallo stesso Mario Draghi e mira a rendere più facili gli spostamenti e la partecipazione ad eventi. Soprattutto servirà per rivitalizzare il settore turistico duramente colpito dalla pandemia e dalle conseguenti chiusure.
Non è ancora chiaro se sarà fruibile non solo in via cartacea o attraverso un app che permetta di portarlo sempre con se in modo da esibirlo in ogni occasione. A tutti gli effetti si tratta di un’accelerazione rispetto al Gree pass europeo che dovrebbe invece servire a favorire gli spostamenti tra Paesi.
Per ora i vaccinati possono esibire il certificato che rilasciano gli hub vaccinali che però diventano un vero e proprio lascia-passare solo se si è completato l’iter vaccinale con la seconda dose.