APPROCCIO PESANTE
Secondo la ricostruzione della squadra mobile Ferrante, trentasette anni e amcuni precedenti pensali, era al “Bizarre” inseme a un amico con il quale, all’interno del privé, ha tentato un approccio con due clienti di 51 e 53 anni in compagnia di due donne. Gli uomini hanno discusso per la richiesta insistente di un rapporto di gruppo da parte di Ferrante, diventato talmente pressante al punto da venire allontanato dal locale. Poco dopo i due clienti sono rientrati per recuperare le giacche e in quel momento Ferrante ha affrontato di nuovo i rivali e una volta all’esterno li ha feriti con un coltello a serramanico che aveva con sé. Un addetto alla cucina, un bengalese di 38 anni, ha tentato di sedare la lite ma è stato a sua volta colpito. I tre hanno riportato prognosi dai venti a quarantacinque giorni. Ferrante, sempre insieme all’amico, si è messo al volante del suo suv e ha sfondato il cancello per scappare.
SCAGIONATO L’AMICO
Grazie alle telecamere e alle testimonianze, per gli investigatori è stato facile identificare l’aggressore: poche ore dopo l’accoltellamento lo hanno trovato a casa, appena rientrato dopo essere stato medicato in ospedale per alcune contusioni rimediate durante la rissa, tuttavia non è stato possibile arrestarlo.
Ma le indagini sono andate avanti, fino all’epilogo dell’ordinanza di custodia cautelare convalidata dal gip Giuseppina Barbara: Antonio Ferrante è stato arrestato ieri pomeriggio in un cantiere ad Abbiategrasso lavorava come operaio ad Abbiategrasso. Nel provvedimento del pm Luigi Luzi è contestata anche la denuncia per porto di coltello. Le immagini del sistema di sorveglianza hanno invece scagionato il suo amico, che non ha partecipato materialmente all’aggressione.
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