La giovane ha raccontato agli agenti della Mobile la sua storia: dopo essere stata reclutata nel suo paese di origine con la promessa di una vita migliore, era stata sottoposta a riti "magici" e costretta a promettere di rimborsare 40mila euro come prezzo per il trasferimento in Italia.
Arrivata in Sicilia, era stata trasferita in una struttura per richiedenti asilo di Varese, dalla quale si era allontanata per andare dalla sua «maman» in provincia di Brescia. Qui era stata costretta a prostituirsi con l'obbligo di versare alla sfruttatrice almeno 700 euro a settimana, pena il digiuno. Fino all'arresto della sfruttatrice, aveva versato 13mila euro. Quando sono arrivati gli agenti, la «maman» era in un appartamento con un'altra nigeriana richiedente asilo, probabilmente un'altra vittima.
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