Migrante annegata in Francia, nuovo giallo. «È mia sorella, non mi fanno vedere il corpo»

Migrante annegata in Francia, nuovo giallo. «È mia sorella, non mi fanno vedere il corpo»
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Mercoledì 16 Maggio 2018, 16:19 - Ultimo aggiornamento: 17 Maggio, 19:51
Si chiamava Mathew Blessing la donna di colore trovata morta nel fiume Durance, in Francia, a pochi chilometri dall'Italia. Lo sostiene la sorella, che ha raggiunto il rifugio autogestito Chez Jesus, a Claviere, in provincia di Torino. «Quello è il corpo di mia sorella, ma i gendarmi mi impediscono di vederlo. Dicono che non ho i documenti per entrare in Francia», dice sulle pagine locali di alcuni quotidiani.

La giovane di colore trovata morta potrebbe essere la prima vittima sulla nuova rotta delle Alpi che un numero sempre maggiore di migranti sceglie per cercare di varcare il confine. La sorella e una cugina sono ora ospiti della Rete Solidale, che accusa la polizia francese della morte della migrante, recuperata mercoledì scorso dal fiume Durance nei pressi della diga di Prelles. Secondo il movimento, che raccoglie numerosi antagonisti e No Tav, è scivolata scappando dalla Police National insieme ad altri due migranti. In queste ore è in corso un presidio solidale alla frontiera del Monginevro, mentre questa sera alla Vachette è in programma una veglia funebre.

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E' affidata alla gendarmeria L'Argentiere-la-Bessee l'inchiesta.
A dare l'allarme i tecnici Edf, l'azienda francese che produce e distribuisce energia. E' stata disposta l'autopsia a Grenoble; l'esame dovrà stabilire le cause del decesso e quanto tempo il corpo è rimasto in acqua. L'ipotesi al vaglio degli inquirenti transalpini è che il corpo della donna sia rimasto sepolto dalla neve e sia stato trascinato a valle ora che le temperature si stanno alzando. Il luogo del ritrovamento è ad una decina di chilometri da Briancon, la prima cittadina francese che i migranti incontrano a una dozzina di chilometri da Montegenevre. Il territorio è lo stesso su cui, nelle scorse settimane, la gendarmeria francese ha respinto Beauty, la 31enne nigeriana gravemente malata e incinta morta poi all'ospedale Sant'Anna di Torino dopo aver dato alla luce il suo bambino. Sono quasi 2 mila, lo scorso anno, i migranti respinti dalle forze dell'ordine francesi in Italia, tra le terre di confine dei valichi della Val Susa, diventata un caso internazionale per l'irruzione della gendarmeria a Bardonecchia nella sede della Ong che fornisce assistenza ai profughi di passaggio. O per le iniziative dei manifestanti divisi tra favorevoli e contrari alla presenza di uomini e donne in fuga. «Penso sia necessario un coordinamento tra forze di polizia di Italia e Francia - osserva il questore di Torino, Francesco Messina - quando ci sono manifestazioni che cominciano sul territorio nazionale e finiscono oltreconfine».
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