Raganello, dieci morti nella piena del torrente: trovati vivi gli ultimi 3 dispersi

Temporali ingrossano un torrente, ci sarebbero morti in Calabria fra escursionisti
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Lunedì 20 Agosto 2018, 17:52 - Ultimo aggiornamento: 21 Agosto, 16:59

Aumenta il drammatico bilancio della piena del torrente Raganello a Civita, nel Pollino, dove 10 persone hanno perso la vita. Le ricerche sono andate avanti per tutta la notte: verso le 12 sono stati ritrovati vivi gli ultimi tre dispersi. 

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La Procura della Repubblica di Castrovillari per la tragedia del Raganello ha aperto un fascicolo contro ignoti ipotizzando i reati di omicidio colposo, lesioni colpose, inondazione e omissione d'atti d'ufficio. Lo ha riferito il procuratore Eugenio Facciolla. Al momento non è stata disposta l'autopsia sui corpi delle vittime. 

«La difficoltà ad avere un quadro chiaro di chi manca all'appello è dovuta al fatto che gli escursionisti erano in gruppi sparsi - ha precisati il capo della Protezione civile calabrese Carlo Tansi - sono cinque e Molte segnalazioni sono pervenute nella notte al nostro numero verde. Tutte le vittime sono state identificate e, al momento, le persone ricoverate sono undici e si trovano negli ospedali di Castrovillari quelli meno gravi e di Cosenza quelli più gravi (cinque) e uno a Rossano. Le ricerche non si sono mai interrotte e sono andate avanti tutta la notte. Con la luce del giorno è più facile procedere». La palestra comunale di Civita da ieri sera sta accogliendo le salme delle vittime che sono state tutte identificate. Una folla commossa si è raccolta davanti alla struttura dove si è svolto il riconoscimento da parte dei congiunti.

I feriti. È stato trasferita nella notte in eliambulanza nell'ospedale Cardarelli di Napoli, la bambina rimasta ferita ieri per l'onda di piena nelle Gole del Raganello. La decisione è stata presa in considerazione della gravità delle sue condizioni, dovuta all'ingestione di fango e sabbia. Per lo stesso motivo è ricoverata nel reparto rianimazione dell'ospedale di Cosenza la 24enne di Trebisacce, salvata ieri dai soccorritori. Gravi sono anche quattro uomini politraumatizzati. 



La dinamica. 
Una piena improvvisa e devastante che ha portato morte e disperazione. Così superstiti e soccorritori raccontano quanto è accaduto oggi pomeriggio nelle gole del torrente Raganello a Civita, nel Pollino, in provincia di Cosenza. Tra i tre dispersi si teme la presenza di bambini. 

Appena scattato l'allarme sul luogo dl disastro sono arrivati uomini e mezzi della Protezione civile, dei Vigili del fuoco, del Soccorso Alpino del Pollino, dei carabinieri forestali, guardia di finanza. Il centro abitato è stato stretto da un cordone. Ed è iniziata l'attesa. Una parte degli escursionisti sorpresi dalla piena del torrente è riusciti a mettersi in salvo su alcuni massi e a poco a poco sono stati recuperati. Tra i 23 recuperati anche due bimbi in ipotermia poi portati nell'ospedale di Cosenza con l'eliambulanza. Angoscia e apprensione nella piazza del piccolo comune arbereshe nel cuore del Pollino davanti alla sede della società Raganello tour che aveva organizzato un escursione per 15 persone. Ma nelle stesse ore nella gola c'era anche un altro gruppo di 18 persone che non si era avvalso delle guide. E questo nonostante la protezione civile avesse emanato un bollettino di allarme. 

Urla strazianti di dolore si alternano a dirette Tv e via vai di ambulanze e mezzi di soccorso nella piazza di Civita, trasformata in queste ultime ore nel luogo del dolore per i morti nella tragedia del Raganello. Sorretta da alcune persone, una donna, moglie di una delle vittime, ha urlato il proprio dolore dopo il riconoscimento del corpo del marito. Tra le centinaia di persone ancora presenti a testimoniare il dolore ed il cordoglio per quanto accaduto si raccolgono frammenti di racconti di eroismo e solidarietà.

Ma la piena improvvisa ha travolto con ogni probabilità anche turisti non legati all'escursione che raggiungono il torrente per fare il bagno nelle pozze più a valle e più accessibili: poi non mancano gli imprudenti che senza attrazzatura, competenza e l'aiuto delle guide cercano ugualmente di risalire il canyon. C'è persino chi, in queste condizioni, espone al rischio anche i figli piccoli.

Per le ricerche sono arrivate due torri faro che illumineranno a giorno la zona del Ponte del Diavolo, una delle mete più battute dagli escursionisti teatro di questa assurda disgrazia. «Sono circa settanta - ha detto il Capo della Protezione civile della Regione Calabria Carlo Tansi - le unità impegnate a setacciare a tappeto l'area interessata da questa immane tragedia. La vera incognita - ha aggiunto - è costituita dal numero dei dispersi di cui al momento non si ha piena contezza. Quello che si sa è che le Gole a causa dell'acqua caduta copiosamente si sono saturate e hanno scaraventato le vittime anche a tre chilometri di distanza».



«Temiamo che il numero delle vittime - ha detto il procuratore di Castrovillari Eugenio Facciolla che ha partecipato ad una riunione del Coc a Civita - sia destinato a crescere ma si tratta di una valutazione che facciamo sulla base di quello che si è verificato. Riteniamo che nella zona ci fossero più persone perché l'area in questo periodo è molto battuta. Ci appelliamo alla collaborazione di tutti». La protezione civile calabrese ha messo a disposizione il proprio numero verde 88222211 per segnalare eventuali dispersi. Appena scattato l'allarme sul luogo del disastro sono arrivati uomini e mezzi della Protezione civile, dei Vigili del fuoco, del Soccorso Alpino del Pollino, dei carabinieri forestali, guardia di finanza. Il centro abitato è stato stretto da un cordone. Ed è iniziata l'attesa.


«Le ondate di piena nel torrente Raganello ci sono spesso d'inverno, ma non era mai capitato d'estate, quando il torrente è molto frequentato dai turisti», spiega Luca Franzese, responsabile del Soccorso Alpino della Calabria. Oggi, invece, afferma il soccorritore, l'ondata di piena è arrivata all'improvviso e il livello del torrente ha raggiunto «i due metri, due metri e mezzo. E - ricorda Franzese - era impossibile accorgersene perché in quel tratto non stava nemmeno piovendo». Terribili le immagini che si sono presentate ai soccorritori. Due ragazze, forse campane, sono state le prime ad essere portate al sicuro. Avevano vestiti lacerati ed erano in forte stato di shock. Anche la bimba in ipotermia è stata messa in salvo e portato in ospedale. Il sindaco di Civita ha convocato il Coc in Comune. La notte è ancora lunga. 




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I soccorritori temono che tra i dispersi vi siano diversi bambini. Quello dei dispersi è un dato assolutamente incerto. Alle gole del Raganello, nel Parco del Pollino, infatti, si accede liberamente e non tutti si rivolgono alle guide che accompagnano i gruppi di escursionisti. È per questo che ancora non c'è un dato certo. Tra l'altro, all'appello manca anche una guida.


Il problema è dato dal fatto che non è certo il numero delle persone che si trovavano nelle gole del Raganello un'area naturale protetta istituita meta di decine e decine di turisti quotidianamente che vi vanno a fare escursioni o il bagno sul torrente.
Sul posto stanno operando Vigili del fuoco, Soccorso alpino, carabinieri e Protezione civile regionale ma nessuno si sbilancia sul numero degli eventuali dispersi. 

 
 

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