Definì Belen un «viado». Nina Moric condannata a risarcire 2.000 euro

Nina Moric condannata: dovrà pagare 2.000 euro a Belen per averla chiamata «viado»
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Martedì 11 Settembre 2018, 13:40 - Ultimo aggiornamento: 17:45

Con una condanna simbolica a duemila euro di risarcimento danni e a 600 euro di multa, Belen Rodriguez vince a Milano la battaglia giudiziaria contro l'altra ex di Fabrizio Corona, Nina Moric, che l'aveva definita «viado» ai microfoni de "La Zanzara" nel settembre 2015. Si è chiusa così, in primo grado, una vicenda giudiziaria nata da un'intervista fiume con il conduttore radio Giuseppe Cruciani, in cui la 41enne modella croata aveva pronunciato epiteti poco eleganti all'indirizzo della soubrette nata a Buenos Aires e l'aveva anche accusata di avere «girato nuda» davanti al figlio avuto ai tempi della sua relazione con l'ex re dei paparazzi. 

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Parole pesanti che avevano portato a una denuncia per diffamazione aggravata «da una fatto determinato» da parte della showgirl 33enne, decisa a difendere la sua reputazione. Dopo mesi di imbarazzo, a luglio scorso le due donne si erano scambiate anche un bacio nell'aula del Palazzo di Giustizia dove si è svolto il processo: un breve momento di cordialità, seguito però poco dopo dall'attacco di Rodriguez, sentita come parte civile. «Mi ha accusato di avere molestato suo figlio - ha detto al giudice - un'accusa gravissima dalla quale ho sentito il dovere di difendermi in quanto mamma. Darò in beneficenza i soldi di un eventuale risarcimento».

Accuse di molestie che invece, secondo Moric, interrogata poco dopo, non sono mai esistite da parte sua. «Alla radio ho parlato solo di quello che mi raccontava mio figlio - ha specificato la modella - ovvero che Belen girava nuda per casa». Con il verdetto di oggi, il giudice monocratico della decima sezione penale del Tribunale milanese, oltre a condannare l'imputata al pagamento delle spese processuali e di quelle legali della parte civile, ha concesso a Moric le attenuanti generiche e ha escluso l'aggravante del 'fatto determinatò al reato di diffamazione. Lo stesso viceprocuratore onorario stamani aveva chiesto per l'imputata la pena di 600 euro di multa.

«Si è espressa in modo offensivo - ha sostenuto nella requisitoria - e lesivo del decoro della parte offesa». Il legale di Rodriguez, Andrea Righi, oltre a chiedere, come si legge in una memoria, 20mila euro di risarcimento danni, ha sottolineato che il procedimento in corso aveva «come obiettivo salvaguardare la dignità di una madre».
Dopo la lettura del dispositivo, il difensore della 41enne, Solange Marchignoli, ha invece parlato di una sentenza «ai minimi termini». Lo stesso avvocato aveva, infatti, chiesto l'assoluzione della sua assistita in quanto parole come «viado» o «strega cattiva» erano state pronunciate in un contesto satirico. «La Zanzara - ha detto - è paragonabile a un'arena o a uno stadio, in cui vengono consentiti ai tifosi messaggi anche offensivi purché non siano di stampo razzista». Le motivazioni della sentenza saranno depositate tra 45 giorni.

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