Salerno, il padre del 18enne ucciso dall'amico: «Assassino malvagio e senza scrupoli»

Salerno, il padre del 18enne ucciso dall'amico: «Assassino malvagio e senza scrupoli»
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Lunedì 16 Aprile 2018, 12:09 - Ultimo aggiornamento: 17 Aprile, 18:45

Il padre di Antonio Alexander Pascuzzo, Giuseppe, non si dà pace per quanto avvenuto e vuole giustizia: «È stato ucciso da un amico, da una persona che si diceva amico». L'assassino ha 18 anni, è di Buonabitacolo (Salerno) e fa l'apprendista macellaio. Alexander Pascuzzo, 19 anni, era scomparso alcuni giorni fa. Il corpo è stato trovato domenica, nel piccolo centro del Salernitano. Il 18enne deve rispondere di omicidio volontario con occultamento di cadavere, pluriaggravato dai futili motivi e crudeltà, e di rapina aggravata.

 



Un omicidio avvenuto per una questione di droga. Il giovane ha confessato la notte scorsa al termine di un lungo interrogatorio svoltosi nella caserma carabinieri di Sala Consilina (Salerno). Pascuzzo è stato ucciso con sette coltellate alla zona toracica e dorsale. Poi il cadavere è stato trascinato per una cinquantina di metri ed è stato nascosto tra la vegetazione lungo l'alveo del torrente Peglio. L'omicidio si è consumato nell'area della piscina comunale di Buonabitacolo.

La dinamica dell'omicidio di Pascuzzo, del quale non si avevano notizie dalla tarda serata di venerdì 6 aprile, quando il giovane uscì di casa in sella alla propria bicicletta, per gli investigatori ora è chiara. Da quel momento di lui nessuna notizia sino al ritrovamento, avvenuto nel primo pomeriggio di ieri. Alla base del folle gesto, hanno ricostruito gli inquirenti, il tentativo da parte del 18enne di impossessarsi di un modesto quantitativo di marijuana, posseduto da Pascuzzo. Le indagini sono state condotte dai carabinieri della Compagnia di Sala Consilina (Salerno), al comando del capitano Davide Acquaviva, e coordinate dal magistrato Vittorio Russo della procura della repubblica presso il tribunale di Lagonegro (Potenza).

I protagonisti della tragica vicenda sono entrambi di Buonabitacolo, piccolo e tranquillo centro del Vallo di Diano, con poco più di duemila abitanti. I genitori di Pascuzzo si erano separati da tempo ed il giovane era rientrato da qualche mese in Italia per abitare con il padre dopo aver vissuto per anni in Perù con sua madre di origine sudamericana. Pascuzzo era un ragazzo molto vivace. Il presunto assassino, invece, è di origine polacca ma vive nel Salernitano fin da bambino. La tragedia ha sconvolto il piccolo centro. «In questo momento la nostra comunità è inquietata. Negli occhi dei miei concittadini vedo tanta paura», dice all'agenzia Ansa Giancarlo Guercio, sindaco di Buonabitacolo.

 

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