Migranti, nave cargo davanti Pozzallo con 110 a bordo. Guardia costiera italiana alle Ong in acque Libia: «Non chiamateci più»

Migranti, nave cargo davanti Pozzallo con 110 a bordo. Guardia costiera italiana alle Ong in acque Libia: «Non chiamateci più»
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Sabato 23 Giugno 2018, 10:53 - Ultimo aggiornamento: 24 Giugno, 10:51

Il nodo migranti continua a tener banco nel governo. Mentre la nave Lifeline con 239 profughi a bordo continua a vagare in mare aperto al largo di Malta si apre il caso di una nave cargo al largo di Pozzallo, battente bandiera danese, con a bordo più di 110 migranti soccorsi nel Mediterraneo. Dal ministro Salvini un messaggio chiaro: «Si scordino di venire in Italia». Intanto, come anticipato sul Messaggero oggi in edicola, la Guardia costiera italiana ha comunicato a tutte le navi in zona libica di rivolgersi a Tripoli in caso di necessità di aiuto nei soccorsi. 

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La guardia costiera italiana. Nel caso in cui si verifica un evento di 'distress', una richiesta di soccorso, nelle acque di Ricerca e soccorso della Libia, le autorità competenti sono quelle libiche e bisogna coordinarsi in primo luogo con oro: è quello che la Guardia costiera italiana scrive in un «messaggio circolare, di carattere tecnico-operativo» per tutte le navi che si trovano in zona libica nel momento in cui si verifica l'emergenza.

Il ministro Trenta. Se l'emergenza, con il gommone dei migranti in difficoltà, avviene in area di ricerca e soccorso libica è la Libia che deve intervenire, ha detto il ministro della Difesa, Elisabetta Trenta, all'Intervista di Maria Latella su Sky TG24. Il governo italiano è pronto a fornire ulteriori mezzi alla Guardia costiera libica, ha aggiunto. «Bisogna vedere bene - ha affermato il ministro - di quale tratta di mare parliamo. Perché se noi parliamo della tratta di mare che è vicina alla Libia, che è stata delimitata e che noi chiamiamo area Sar, l'area di search and rescue, in quell'area è competente la Guardia Costiera libica, che tra l'altro è stata formata dalla nostra Guardia Costiera per svolgere questo compito ed ha tutte le capacità in questo momento anche i mezzi per poterlo fare».

«Noi come Governo - ha proseguito - siamo disponibili e stiamo individuando anche la possibilità di donare altri mezzi, altro equipaggiamento per potenziare l'attività della Guardia Costiera libica, perché quello che è importante è che i libici siano in grado di controllare il proprio territorio e noi questo lo stiamo facendo, abbiamo tutta l'intenzione di rafforzarli in questa azione». «Quindi - ha concluso - nel momento in cui la nave in difficoltà si trova nelle acque libiche, qui non c'è niente di nuovo, sono i libici che devono intervenire»


Intanto dalla nave della Ong Lifeline lanciano un allarme. La nave con a bordo 224 migranti recuperati da un gommone a nord della Libia, si trova ancora in acque internazionali a sud di Malta, che le ha negato lo sbarco, e ha bisogno di rifornirsi di alcuni generi di prima necessità. Lo riferisce la stessa Ong su twitter. «Mv_Lifeline si trova con più di 200 persone a sud di Malta in acque internazionali. Poiché alcune scorte sono finite, oggi dobbiamo fare rifornimento alla nave. Abbiamo bisogno di medicine, coperte, ecc.», si legge nel tweet.


 


La posizione delle autorità maltesi. La «Lifeline ha violato le regole ignorando le direttive italiane nell'area di ricerca e soccorso davanti alla Libia.
Dovrebbe spostarsi dalla sua posizione verso la sua destinazione originaria per prevenire escalation. Nonostante non abbia alcuna responsabilità Malta ha consegnato forniture umanitarie e le forze armate hanno soccorso una persona». Lo scrive il premier maltese Joseph Muscat su Twitter.


Un'altra nave carica di migranti in cerca di un approdo. Una nave cargo, la Alexander Maersk, battente bandiera danese, con a bordo più di 110 migranti soccorsi nel Mediterraneo, è da ieri davanti al porto di Pozzallo. Secondo quanto si è appreso la nave è stata rifornita di viveri e di beni di prima necessità in attesa di ricevere l'autorizzazione a entrare nel porto. I migranti sulla Maersk, tutti su un gommone in difficoltà, sarebbero stati soccorsi con l'aiuto di personale della nave Lifeline. Lo rende noto sui social network la stessa Ong, postando anche un foto dell'operazione. «Nel bel mezzo della notte - si legge sulla pagina Twitter di Mission Lifeline - abbiamo ricevuto un messaggio radio: gommone in pericolo. Non lontano da noi. Abbiamo offerto il nostro supporto ad Alexander Maersk, una grande nave portacontainer non effettivamente preparata per effettuare un salvataggio. Accettano per fortuna la nostra offerta. Ora siamo sul posto e il nostro equipaggio Rhib sta assistendo le persone mentre salgono a bordo su una scala di maglia da 5 metri». Secondo Lifeline i migranti che sono a bordo della Maersk davanti al porto di Pozzallo sono stati almeno per 30 ore a bordo del gommone con il quale sono partiti dalla Libia.

I migranti salvati dalla Spagna. Le autorità spagnole hanno soccorso 569 migranti nel Mediterraneo provenienti dall'Africa che stavano attraversando il Mediterraneo tra le Canarie e l'Andalusia a bordo di 21 imbarcazioni. Lo scrive El Pais online.Il Centro di coordinamento del soccorso marittimo spagnolo - scrive ancora El Pais - aveva ricevuto all'alba diverse chiamate di SOS con la posizione delle varie imbarcazioni non lontane dalla costa andalusa. La maggioranza dei migranti sono stati trasferiti nel porto di Tarifa, altre imbarcazioni sono state scortate fino al porto della vicina Barbate. Tra le persone soccorse ci sono molti minori, donne e alcuni bimbi di pochi mesi.

Il post di Salvini. «In questo momento le navi di due Ong sono nel Mediterraneo, in attesa di caricare immigrati. Le navi di altre tre Ong sono ferme in porti Maltesi. Che strano». Così Salvini su Fb. «La Lifeline, infine, nave fuorilegge con 239 immigrati, è in acque maltesi. Tutto questo per dirvi che il Ministro lo farò insieme a Voi, condividendo tutte le informazioni che sarà possibile e per ribadire che queste navi si possono scordare di raggiungere l'Italia: voglio stroncare gli affari di scafisti e mafiosi!». Nel messaggio postato su Fb, il ministro dell'Interno e leader della Lega Matteo Salvini precisa che le due navi delle due Organizzazioni non governative nel Mediterraneo sono la Open Arms, battente bandiera spagnola e Aquarius, con bandiera di Gibilterra, mentre le navi delle altre tre Ong sono Astral (bandiera Gran Bretagna), Sea Watch e Seefuchs, battenti bandiere olandesi. Il messaggio si conclude con un augurio: «Buon sabato amici, vi voglio bene».


«Mani libere»​ per Conte. Conte ha le «mani libere» al vertice Ue di fine giugno, assicura Salvini in un'intervista allo Spiegel. «Io e Luigi Di Maio siamo assolutamente d'accordo con lui. Conte ha il mandato di dire sì o no, di partecipare oppure alzarsi e sparire», afferma. «Noi, il ministero dell'Interno e degli Esteri più il premier abbiamo elaborato un dossier per l'incontro preparatorio di domenica. Ma lui non vola con un incarico a Bruxelles. Lui ha le mani libere, anche di dire no».

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