Secondo i pm, Montante avrebbe organizzato una rete di spionaggio corrompendo esponenti delle forze dell'ordine e dei Servizi per acquisire notizie sull'inchiesta a suo carico per concorso esterno in associazione mafiosa aperta a Caltanissetta.
Finito ai domiciliari, è stato portato ieri in carcere perché tentava di inquinare le prove. Per i pm, Renato Schifani avrebbe rivelato notizie coperte da segreto - apprese dall'ex direttore dell'Aisi Esposito che a sua volta le aveva avute da altri appartenenti alle forze di polizia - relative all'inchiesta che ha portato all'arresto dell'ex presidente di Sicindustria. In particolare, avrebbe riferito al docente universitario Angelo Cuva che il colonnello Giuseppe D'Agata, anche lui arrestato, era coinvolto nell'indagine. Grassi, invece, avrebbe rivelato a Cavacece che erano state disposte delle intercettazioni nei confronti di Montante e che il colonnello D'Agata era indagato nello stesso procedimento in cui era coinvolto l'ex presidente di Sicindustria. Cavacece, sostiene sempre l'accusa, a sua volta avrebbe rivelato che vi erano intercettazioni nei confronti di Montante sia al suo capo, il generale Esposito, sia a D'Agata.
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