Rigopiano, Giorgia e Vincenzo: «Nessuno ci ha avvertito del pericolo valanga»

Giorgia Galassi e Vincenzo Forti
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 25 Gennaio 2017, 18:19 - Ultimo aggiornamento: 26 Gennaio, 12:39
«Nessuno ha avvertito del pericolo valanga». «Quando è arrivato il terremoto eravamo tutti spaventatissimi ci siamo radunati nella hall per aspettare lo spazzaneve. Loro ci hanno tranquillizzati e ci hanno detto di aspettare nella sala vicino al camino».

Così i fidanzati di Giulianova (Teramo), Giorgia Galassi e Vincenzo Forti, in una conferenza stampa, ripercorrono gli attimi prima della slavina all'hotel Rigopiano. Poi l'inferno e il salvataggio: «I vigili del fuoco ci hanno estratto per i piedi».

"SONO GIORGIA, SONO VIVA" «Sono Giorgia, sono viva»: così Giorgia Galassi, la ragazza di Giulianova estratta dalle macerie dell'hotel Rigopiano racconta le prime parole al momento dell'arrivo dei soccorritori. «Abbiamo sentito rumori poi il nome di Mauro e abbiamo gridato di gioia», continua. «I soccorritori ci hanno tenuto su, ci parlavano. Ripetevano 'siamo qui e non ce ne andremo fino a quando non vi tiriamo fuori'».

«Vincenzo (il fidanzato che si è salvato con lei, ndr.) è stata la mia forza. Ha un carattere forte e trova sempre un motivo per andare avanti. Io e Vincenzo non ci siamo separati nemmeno un'ora». «Non abbiamo mai mollato», dice ancora Giorgia che manda un pensiero in ricordo di Stefano Feniello, deceduto nel disastro, e di vicinanza alla fidanzata, Francesca Bronzi, sopravvissuta e che era vicina a lei; Vincenzo invece sotto le macerie. 
 


«Poco prima della valanga eravamo vicini con Francesca Bronzi sul divanetto di vimini bevendo un tè ma in tre minuti ci siamo ritrovati sotto le neve», racconta Giorgia. Il divanetto ha fatto da scudo. «In quei momenti non puoi pensare sennò impazzisci ma concentrarsi che prima o poi qualcuno arriva», dice Giorgia. «Ci passavamo il ghiaccio per bere e dividevamo a metà e ci parlavamo».
E stretti in quella nicchia hanno atteso i soccorsi. «Siamo stati presi dai vigili del fuoco che hanno fatto un buco nel divanetto e ci hanno estratto per i piedi», spiega Giorgia. Nelle ore che hanno preceduto la sciagura, la preoccupazione in hotel era tutta per il sisma. «Ci dicevano di stare tranquilli perché quell'hotel ha resistito ai precedenti terremoti
», afferma Giorgia. Ma tutti volevano andarsene. «Avevo le valigie in macchina, volevo andare via. Siamo arrivati martedì (il giorno prima la della valanga del 18 gennaio, ndr.) alle 16. I vigili locali ci hanno bloccato al bivio di Farindola, ci hanno detto di aspettare lo spazzaneve e poi siamo passati», racconta Vincenzo. Nell'hotel hanno dormito una sola notte, poi circa 50 ore ore sotto le macerie.

25 MORTI, 11 SOPRAVVISSUTI, 4 DISPERSI C'erano 40 persone nell'hotel Rigopiano quando la valanga, nel pomeriggio di mercoledì 18 gennaio, ha investito la struttura: 28 ospiti, di cui 4 bambini, e 12 dipendenti, compresi il titolare Roberto Del Rosso e il rifugiato senegalese Faye Dane. Due persone, il cuoco Giampiero Parete e il tuttofare dell'hotel, Fabio Salzetta, si sono salvati perché al momento della slavina si trovavano all'esterno dell'albergo. Sono stati recuperati dagli uomini del soccorso alpino all'alba di giovedì scorso. Dalle macerie i vigili del fuoco hanno poi estratto vive, tra la giornata di venerdì e l'alba di sabato scorsi, 9 persone: la moglie e il figlio di Parete, Adriana Vranceanu e il piccolo Gianfilippo; tre bambini, l'altra figlia di Parete, Ludovica, Edoardo Di Carlo e Samuel Di Michelangelo, e altre 4 persone. Si tratta di Giampaolo Matrone, Vincenzo Forti, Francesca Bronzi e Giorgia Galassi. Le vittime al momento estratte sono invece 24: 13 uomini e 12 donne. Di queste ne sono state identificate 12: Sebastiano di Carlo e la moglie Nadia Acconciamessa, Piero di Pietro e la moglie Barbara Nobilio, Paola Tomassini, Stefano Feniello, Marco Vagnarielli, l'amministratore dell' hotel Roberto Del Rosso, il receptionist Alessandro Riccetti, il maitre Alessandro Giancaterino, il cameriere Gabriele D'Angelo, l'estetista Linda Salzetta. Ancora 4 i dispersi.
© RIPRODUZIONE RISERVATA