Caso Scazzi, pg chiede conferma ergastolo per Cosima e Sabrina Misseri

Sabrina Misseri
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Venerdì 12 Giugno 2015, 12:59 - Ultimo aggiornamento: 13 Giugno, 17:46
Il sostituto procuratore generale di Taranto Antonella Montanaro ha chiesto di confermare la condanna all'ergastolo per Cosima Serrano e la figlia Sabrina Misseri al termine della requisitoria al processo d'appello per l'omicidio di Sarah Scazzi.





«Sono molto addolorata che si pensi che abbia ucciso Sarah. Non l'ho uccisa, so io quanto sono addolorata», ha detto Sabrina Misseri rendendo dichiarazioni spontanee al processo d'appello per l'omicidio di Sarah Scazzi. Sabrina, condannata in primo grado all'ergastolo, è poi scoppiata a piangere e si è fermata, dicendo al presidente della Corte di non sentirsela di continuare a parlare.



La requisitoria. Subito dopo è iniziata la requisitoria del sostituto procuratore pg Antonella Montanaro. La magistrata ha ribadito la ricostruzione dei fatti secondo la versione degli inquirenti: Sarah Scazzi «viene strangolata in casa Misseri con una cintura da Cosima e Sabrina». Poi il corpo viene portato in garage, Sabrina resta in casa per far ritardare Mariangela Spagnoletti, Cosima e Michele Misseri si occupano del corpo di Sarah, trasportandolo attraverso l'ingresso interno posteriore di casa che porta al garage. Nella requisitoria il pg ha utilizzato anche le slide ricavate dagli atti processuali. Ha inoltre ricordato che c'è una intercettazione a carico di Michele Misseri in cui l'agricoltore dice alla moglie di averla avvisata che del corpo di Sarah non doveva rimanere traccia.



Prima di uccidere. Questa è invece la ricostruzione delle ultime fasi che avrebbero preceduto il delitto secondo gli investigatori. «Per raggiungere casa Misseri da casa di Sarah - ha spiegato - ci vogliono circa 4 minuti, tra le 13.35 e le 13.45. Arriva alle 13.50 circa. Alle 13.55 una teste vede due auto dinanzi a casa Misseri, quella di Cosima, una Opel Astra, e quella di Michele Misseri, la Seat Marbella; il garage è aperto. Dopo pochi minuti Sarah esce per un litigio, piangendo, ed è intenzionata a tornare a casa. Subito dopo Cosima e Sabrina escono e la inseguono con la Opel. La bloccano, Cosima scende e costringe Sarah a salire. In quel momento, ore 14 circa, incrocia il furgone del fioraio Giovanni Buccolieri che sta andando da Vanessa Cerra. L'intento in quel momento di Cosima e Sabrina è di calmare Sarah, non di ucciderla. La Opel fa un giro più lungo e incrocia l'auto di un altro testimone, la Opel va a velocità sostenuta e si ferma dinanzi al cancelletto pedonale di casa Misseri». Poi, secondo l'accusa, le terribili fasi dell'omicidio nella villetta.



Cosima. Ieri davanti alla Corte d'Assise d'appello, oltre a Sabrina Misseri, avrebbe dovuto esserci anche l'altra imputata, cioè la madre Cosima Serrano (entrambe sono state condannate in primo grado all'ergastolo).
Ma Cosima non si è presentata. Uno dei suoi legali, l'avvocato Franco De Jaco, ha riferito alla Corte che la scelta deriva dal fatto che la scorta che doveva accompagnare Cosima dal carcere all'aula di Corte di Assise di appello voleva mettere le manette ai polsi della detenuta. Perciò la donna ha rinunciato a presenziare all'udienza. Il presidente della Corte, Patrizia Sinisi, ha poi riferito che sono state depositate in cancelleria le osservazioni scritte, con 10 allegati, di tre periti della difesa di Sabrina Misseri su una perizia dei Ros su celle telefoniche. La difesa ha anche chiesto di estromettere alcune parti della consulenza fatta svolgere dalla Procura generale. La Corte si è riservata di decidere.
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