Piazza San Carlo, arrivano gli arresti. Otto persone sono state fermate a Torino perché sospettate di essere responsabili del panico che il 3 giugno 2017 durante la proiezione su maxi schermo della finale di Champions League portò al ferimento di 1.526 persone. Omicidio preterintenzionale è una delle accuse mosse dalla procura di Torino a due degli arrestati. Il reato si riferisce alla morte di Erika Pioletti, che era fra i presenti. Oltre alla rapina sono contestate le lesioni nei confronti di circa 300 persone. A coordinare le indagini sono il procuratore Armando Spataro e i pm Antonio Rinaudo e Vincenzo Pacileo.
LEGGI ANCHE: La sindaca Appendino verso il processo
Si tratterebbe di un gruppo di giovani che avrebbe commesso altre rapine analoghe con lo spray urticante in grandi raduni pubblici. Alcuni, in base a quanto si apprende, sarebbero di origine extracomunitaria. Il gruppo è stato individuato grazie alle intercettazioni telefoniche nel corso di un'altra indagine: stavano parlando di una collanina, rubata in piazza, del valore di diverse centinaia di euro.
A seguito delle indagini sugli incidenti a Piazza San Carlo a Torino durante la proiezione della finale di Champions League Juventus -Real Madrid del 3 giugno 2017, sono stati fermati i presunti responsabili sospettati di aver causato l'ondata di panico pic.twitter.com/2WAgRMMdGW
— Polizia di Stato (@poliziadistato) 13 aprile 2018
Nella calca scatenata dal panico in piazza San Carlo rimase ferita in modo grave Marisa Amato. Erika Pioletti di 38 anni, morì dopo 12 giorni di agonia in ospedale.
LEGGI ANCHE: Il dolore dello zio di Erika: «Per noi non cambia nulla, nessuno ce la restituirà»