Si fingevano ragazze e ricattavano sul web: «Se non paghi mostro i video su Facebook». Arrestati 23 marocchini

Si fingevano ragazze e ricattavano sul web: «Se non paghi mostro i video su Facebook». Arrestati 23 marocchini
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Sabato 24 Marzo 2018, 08:24 - Ultimo aggiornamento: 25 Marzo, 09:43

La Polizia di Stato ha collaborato con la Gendarmerie Royale del Regno del Marocco per l´arresto di 23 cittadini marocchini responsabili di estorsioni a sfondo sessuale in danno di cittadini italiani. Per le attività investigative sono stati determinanti i rapporti di collaborazione internazionali tra le due polizie, attraverso gli istituzionali Organi di coordinamento. La Sextortion è un fenomeno criminale che ha riguardato finora migliaia di utenti del web che si sono imbattuti in richieste di amicizia provenienti da (presunte) giovani e belle ragazze che al termine di conversazioni su video-chat via via più intime richiedevano il pagamento di somme di denaro con la minaccia che se le vittime non avessero pagato le somme richieste avrebbero visto pubblicare i filmati sui profili facebook personali, di familiari o amici o sul canale youtube.

SGli approfondimenti investigativi hanno poi consentito di individuare i dati utilizzati dagli estorsori: nickname, nominativo o indirizzo di pagamento della somma estorta, indirizzo di posta elettronica, numero della transazione effettuata e contribuito ad individuare i responsabili delle condotte criminose in diversi Paesi, tra i quali il Marocco, Paese verso il quale confluiscono le somme di danaro richieste. L´operazione di polizia, che peraltro prosegue con ulteriori sviluppi investigativi, rappresenta un primo importante esito dello sviluppo delle informazioni ricevute in Italia dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni.

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