Lo scandalo parte proprio dalle presunte irregolarità nelle domande di asilo dell'Ufficio migrazione e rifugiati (Bamf) della città tedesca.
La chiusura dell'ufficio rappresenta un tentativo di porre freno a un caso che minaccia di colpire il neo ministro degli interni, in carica da pochi mesi, e già atteso la prossima settimana per un'audizione in commissione interni per chiarire la vicenda. Ieri c'era stata un'ulteriore escalation, quando si era saputo che la procura di Norimberga-Fuerth aveva aperto un fascicolo sulla direttrice del Bamf, Jutta Cordt, alla guida dell'Ufficio migrazioni federale dal 2017. Il caso specifico riguarda circa 1200 domande di asilo, esaminate tra il 2013 e il 2016, per cui si presume sia stata data una risposta positiva in assenza di criteri giuridici verificabili.
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