Russia, troppa vodka: un uomo su quattro muore prima dei 55 anni

Russia, troppa vodka: un uomo su quattro muore prima dei 55 anni
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Venerdì 31 Gennaio 2014, 12:38 - Ultimo aggiornamento: 1 Febbraio, 12:33
​C' la vodka tra le principali cause di morte per gli uomini sotto i 55 anni in Russia. È quanto emerge da uno studio condotto dalla rivista scientifica «The Lancet», che cita i dati di una ricerca condotta dal Centro sul cancro di Mosca, dall'Università di Oxford e dall'Agenzia per la ricerca sul cancro dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) con sede in Francia, che hanno esaminato il modo di bere di 151mila adulti in tre città russe per dieci anni. Secondo questo studio, il 25% degli uomini russi muore prima dei 55 anni e la maggior parte dei decessi è legata all'alcol. Per fare un paragone, in Gran Bretagna quella percentuale è del 7%.



«Il tasso russo di mortalità ha oscillato ampiamente negli ultimi 30 anni, parallelamente alle variazioni delle restrizioni sull'alcol ed alla stabilità sociale con i presidenti Gorbaciov, Elstin e Putin - ha spiegato sir Richard Peto, dell'Università di Oxford - e la cosa principale che ha mosso queste ampie variazioni nel tasso di mortalità è stata la vodka». Nel 1985 l'allora leader sovietico Mikhail Gorbaciov tagliò in modo drastico la produzione di vodka e ne vietò la cendita prima dell'ora di pranzo. All'epoca, sottolineano i ricercatori, il consumo crollò del 25%, poi ci fu la caduta del comunismo e insieme delle restrizioni. Per cui, osserva sir Richard, «quando il presidente Boris Eltsin succedette a Gorbaciov, il tasso di mortalità fra i giovani più che raddoppiò» e questo è avvenuto «mentre la società crollava e la vodka diventava molto più accessibile». Secondo il coautore dello studio, «ci fu un grande aumento delle persone che bevevano e che bevevano in modo distruttivo».
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