«Non esiste alcun conflitto di interessi: il mio studio mai ha offerto e mai offrirà mediazione. Sfido chiunque a trovare un solo cliente seguito per tale materia. Ho studiato la mediazione per comprendere meglio i conflitti familiari, ma mai ho esercitato tale professione, indirizzando sempre i clienti che ne facevano richiesta ai servizi gratuiti offerti dai consultori del volontariato, così come chiaramente specificato sul sito internet del mio Studio>, ha dichiarato Pillon.
Secca la replica di rancesco Giro di Forza Italia nei giorni scorsi duramente critico con il progetto di Pillon. "Prendiamo atto della smentita - afferma Giro - Però facciamo due osservazioni. La prima: Pillon nel
curriculum consegnato al Senato si definisce mediatore familiare. Allora delle due l'una, o lui è mediatore e allora fa
mediazione familiare (che la sua legge vorrebbe imporre e rendere obbligatoria), oppure è inutile scriverlo sul suo
curriculum. Non convince affatto che lui, oggi, con molto ritardo e solo dopo l'attacco dell'Espresso, venga a dirci
praticamente »sono mediatore familiare, ma non faccio mediazione».
«Seconda cosa - aggiunge Giro - Pillon non attacchi i suoi colleghi avvocati matrimonialisti e non la butti in caciara
altrimenti non è credibile poi lamentarsi e minacciare querele se si getta discredito sui colleghi. Io sono separato e l'
avvocato non mi ha chiesto le cifre esorbitanti e fantastiche evocate da Pillon. Calma. Infine: Pillon a chi vuol far credere che la mediazione sia gratuita? I mediatori pescati da un fantomatico albo lavorerebbero gratis? Ma quando mai! Qualcuno dovrà pure pagarli, e paga lo Stato. Pagano i cittadini. Un'altra tassa pagata da tutti. Sui divorzi di alcuni. E no. Basta».
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