Secondo il Cav, la vicenda Milan rappresenta un nuovo capitolo della battaglia portata avanti negli anni dai suoi detrattori anche nel mondo dell'informazione: «Tutte le volte che ci sono campagne elettorali e che si profila una mia vittoria, se ne inventano di tutti i colori; questa volta se ne sono inventata una che è stata prontamente smentita dalla procura: il fatto che si sia profittato della vendita del Milan per portare in Italia capitali che erano fuori dal paese non solo non è corrispondente al vero, ma farlo sarebbe da persone senza intelligenza» visto il clamore mediatico e la difficoltà dell'operazione. Berlusconi comunque non si dà certo per vinto e dal salotto televisivo di Canale 5 (dove duetta con Barbara D'Urso e le fa promettere di chiedere a tutti gli invitati 'cosa hanno fatto nella vita prima di candidarsì) rilancia anche le priorità del programma del centrodestra, dall'aumento delle pensioni minime a 1000 euro, da estendere anche alle «mamme», alla stretta sulle politiche sui migranti. L'Italia è meno sicura secondo il Cav e questo lo si deve al fatto che ci sono «476mila immigrati che per mangiare devono delinquere».
Un fronte, quest'ultimo, sul quale si registra sintonia con gli alleati della Lega, con i quali invece manca ancora l'intesa sull'aliquota della flat tax che Salvini vuole inferiore al 20% e che invece per il Cav potrebbe essere anche al 23%.
Le coperture - assicura però - ci sono: «40 miliardi possono arrivare dalla lotta all'evasione e all'elusione». Programmi sì, nomi no. Berlusconi infatti nell'intervista glissa sul nodo della candidatura alla presidenza della Regione Lazio dove, per il momento, continua a resistere il sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi.
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