Governo, Calenda: «In caso di alleanza con il M5S lascio il Pd»

Governo, Calenda: «In caso di alleanza con il M5S lascio il Pd»
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Mercoledì 25 Aprile 2018, 11:18 - Ultimo aggiornamento: 16:40

Il ministro Carlo Calenda conferma il suo addio al Pd «in caso di alleanza» con il Movimento 5 Stelle. Lo fa via twitter rispondendo ad un suo follower che gli chiede: «Anche lei aveva promesso di dimettersi da nuovo iscritto in caso di trattativa con i 5 Stelle. O mi sbaglio?». «In caso di alleanza», è la risposta, «e lo confermo».

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Sul tema è intervenuto anche il sottosegretario del ministero dello Sviluppo Economico Antonello Giacomelli a margine di una cerimonia del 25 Aprile: «Senza mettere in dubbio la stima per le persone, credo davvero che dovremmo chiedere a Matteo Renzi di ritirare le sue dimissioni e guidare tutto il partito in questo confronto».

Per Giacomelli «si tratta di una verifica importante, per i diversi scenari che possono aprirsi ed il Pd non può affrontarla con un assetto provvisorio, con una gestione transitoria, con il suo leader politico defilato». È «giusto - sostiene il sottosegretario - convocare la direzione per valutare lo scenario diverso che si è aperto. E doveroso misurarsi con la verifica che chiede il Capo dello Stato, anche se, personalmente, faccio davvero moltissima fatica a vedere le condizioni per un esito positivo. Dobbiamo però fare questo passaggio con la serietà e l'impegno che merita, chiedendo prima di tutto a Matteo Renzi la disponibilità a rimandare l'apertura della riflessione interna, consapevoli che parliamo di una verifica importante per il paese, incerta, dall'esito, ripeto, estremamente problematico». Per l'esponente dem, «se una cosa non fa difetto a Renzi, è il coraggio di assumersi la sua responsabilità nei passaggi più delicati. Ecco, questo è un passaggio molto delicato, da cui possono dipendere molte cose. Penso quindi che tocchi a lui condurre il partito in un confronto senza sconti e senza pregiudizi per dire tutti insieme in modo impegnativo, chiaro e trasparente al Presidente della Repubblica e al paese se ci sono o non ci sono le condizioni perché il Pd assuma una responsabilità che fin qui non abbiamo in alcun modo previsto di assumere».

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