Salvini: i poteri forti provano a stroncarci Wsj: con M5S e Lega rischio fuga di capitali

Matteo Salvini
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Lunedì 20 Agosto 2018, 09:09 - Ultimo aggiornamento: 15:55
«Poteri forti», terrorizzati dall'esperimento gialloverde e che vogliono in tutti i modi «stroncare» il governo italiano. Il ministro dell'Interno Matteo Salvini definisce così «banchieri e finanzieri» e, nel giorno in cui il Wall Street Journal lancia un nuovo allarme sull'Italia, torna all'attacco sulla scia di un copione, ormai già noto.

LA MOSSA
Dopo il dramma di Genova, il leader della Lega e titolare dell'Interno decide di giocare d'anticipo rispetto alla ripresa delle normali attività parlamentari e di governo e di muovere in contropiede anche rispetto al giudizio degli investitori e dei mercati che arriverà probabilmente a settembre, a ridosso delle nuove stime macroeconomiche della Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza (Def) che getteranno le basi della manovra 2019.

«Cercheranno in ogni maniera di stroncare l'esperimento italiano con il debito pubblico, lo spread, il declassamento delle agenzie di rating, i richiami e le penalità», avverte il vicepremier, identificato anche dal giornale francese L'Express come l'uomo politico «che fa tremare l'Europa, populista e xenofobo».

«Noi non arretriamo di un millimetro», assicura Salvini chiamando a raccolta gli italiani che al momento garantiscono al governo un apprezzamento «ai massimi storici»: «Quando inizieranno a bastonare ci sarà bisogno di voi, della vostra reazione», è l'appello del capo leghista.
Salvini non si smentisce e continuando la sua offensiva contro Bruxelles si spinge anche oltre. Parla di «massacro» in Europa di 60 milioni di italiani e annuncia che Roma chiederà che il prossimo commissario italiano a Bruxelles sia quello agli Affari economici.

DOPPIO BINARIO
Toni duri che non sembrano invece appartenere al più conciliante sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Giancarlo Giorgetti. Secondo l'esponente della Lega a danno del governo non si sta organizzando, alcun complotto, piuttosto «visto il debito che abbiamo dobbiamo dimostrare di avere un programma serio e credibile», ha spiegato.
È proprio dal Def di settembre e dalla successiva manovra dunque che, anche secondo il Wall Street Journal, i mercati giudicheranno se dare o meno fiducia al Paese.

LA DURA ANALISI
Prendendo spunto dall'uscita ufficiale della Grecia dal commissariamento durato 8 anni, in un lungo articolo che ha aperto l'edizione online, il giornale economico americano ha puntato il dito sull'Italia come nuovo possibile fronte di una crisi, quella dell'euro, che poteva altrimenti dirsi archiviata.

«Le scosse di mercato rivissute la scorsa settimana sul debito italiano e i nuovi attacchi contro l'establishment europeo da parte dei politici a Roma», ha scritto il quotidiano, «suggeriscono che lo spettro di una destabilizzante fuga di capitali da un Paese della zona euro potrebbe verificarsi di nuovo. Un primo test arriverà questo autunno, quando il nuovo governo populista italiano dovrà presentare la legge di bilancio e spiegare come coprirà le sue costose promesse agli elettori». Un fronte che si preannuncia caldo e soprattutto lungo. La resa dei conti l'anno prossimo con le elezioni europee che segneranno sicuramente uno spartiacque. Prima però c'è da fare la legge di bilancio.
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