​Sicurezza, i programmi dei partiti: più soldi agli agenti e legittima difesa

di Valentina Errante
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Lunedì 12 Febbraio 2018, 11:29
Il numero degli omicidi scende, almeno secondo l’Istat, ma la percezione di insicurezza per gli italiani sale. E così il controllo del territorio, dell’immigrazione, della microcriminalità, come della certezza della pena, diventano centrali nei programmi elettorali delle forze in campo per le elezioni del prossimo 4 marzo. Su un punto sono tutti d’accordo: più soldi agli agenti. Sulla questione immigrazione, al di là dei proclami, le armi sono spuntate, anche quelle del centrodestra e di M5S, che promettono una virata. I rimpatri controllati, ai quali puntano FI-Lega-FdI, così come il “Piano Marshall per l’Africa”, sono gli obiettivi che gli ultimi due governi hanno tentato di ottenere, senza grandi risultati, a causa di un’Europa sorda alle esigenze dell’Italia. Così come la revisione del Trattato di Dublino, annunciata da M5S, ha finora trovato un muro a Bruxelles. Forse ci saranno più respingimenti in mare, ma il centrodestra fa riferimento solo a «quelli assistiti», già attuati da Minniti negli ultimi mesi.

Il centrodestra
Poliziotti di quartiere uso delle armi in casa
Poliziotto o carabiniere di quartiere, blocco degli sbarchi, respingimenti e prosecuzione dell’operazione “Strade sicure”, con i militari che vigilino sulle nostre strade. Eccola la ricetta del centrodestra per il contrasto alla criminalità. La coalizione prevede anche aumenti di stipendio per gli uomini delle forze dell’ordine, oltre alla dotazione di personale, mezzi e tecnologie. Una scelta che riguarda «la tutela della dignità» di chi assicura la sicurezza dei cittadini. La sterzata interessa soprattutto le politiche sull’immigrazione, il centrodestra assicura un controllo più stretto dei confini e il blocco degli arrivi con respingimenti assistiti dei migranti economici. Il vero cambio di rotta riguarda le politiche sull’asilo, con una stretta nella concessione della protezione umanitaria a chi sbarca sulle nostre coste. La proposta include anche un “Piano Marshall” per l’Africa. Sulla legittima difesa la Lega ha già proposto una legge che consente l’uso delle armi in caso di violazione di domicilio e della proprietà privata, oltre all’inasprimento delle pene per furti in appartamento, rapine e scippi. Lo slogan è: la difesa è sempre legittima. 

Il centrosinistra
Nuovo contratto per le forze dell’ordine
Un euro per la cultura e un euro per la sicurezza. Per il partito democratico e le forze di centrosinistra le due questioni viaggiano insieme e ogni investimento in cultura avrà il suo effetto a lungo termine sulla sicurezza. Nel comparto sicurezza, in senso stretto, sono comunque stati investiti, negli ultimi cinque anni sette miliardi di euro, per sostenere lo sblocco delle assunzioni nelle forze dell’ordine, il superamento del tetto degli stipendi, il riordino delle carriere e il rinnovo del contratto. Sull’immigrazione il centrosinistra punta a continuare sulla linea Minniti, da un lato contenendo gli sbarchi attraverso trattative con i Paesi terzi, dall’altro facendo leva sull’Europa per la modifica del Trattato di Dublino. Il centrosinistra ha in programma una riforma della polizia locale, che intanto svolge una funzione nelle politiche per la sicurezza integrata come polizia di prossimità. Mantengono una priorità la lotta alle mafie e alla corruzione e una stretta collaborazione con l’Autorità di Raffaele Cantone per la gestione degli appalti.

Movimento 5Stelle
Creare un unico corpo di polizia
I Cinquestelle partono innanzi tutto dalla riorganizzazione delle forze dell’ordine, che dovrebbero essere accorpate in un’unica forza di polizia, all’interno della quale sarebbero individuate specifiche competenze. Il corpo unico dipenderebbe da un solo ministero, senza l’attuale distinzione tra Viminale, dal quale dipende la polizia di Stato, e l’Arma dei carabinieri che risponde al ministero della Difesa. Anche Guardia di Finanza, Polizia penitenziaria e Vigili del Fuoco rientrerebbero nell’accorpamento. In programma anche 10 mila assunzioni nelle forze dell’ordine e la realizzazione di due nuove carceri «per dare ai cittadini più sicurezza e legalità». In materia di immigrazione, lo slogan è “Sbarchi zero nei prossimi cinque anni”. I Cinquestelle puntano alla revisione del Trattato di Dublino, alla relocation, obbligatoria e automatica, negli Stati europei e al potenziamento delle commissioni territoriali che valutano le domande dei profughi per ottenere l’asilo. Per fermare gli sbarchi annunciano un embargo alla vendita di armi ai Paesi in guerra civile, una «vera cooperazione internazionale e di sviluppo coi Paesi di origine» dei migranti. In materia di legittima difesa, si prevede l’istituzione di un fondo di indennizzo per le vittime di reati violenti. 

Liberi e Uguali
Colmare subito i vuoti di organico
I n materia di sicurezza, per Liberi e Uguali, il primo punto è far fronte ai vuoti di organico nella pubblica amministrazione e, soprattutto nelle forze di polizia. Chi va in pensione dovrà subito essere sostituito con nuove assunzioni. Gli interventi pratici si articoleranno nel maggior controllo del territorio: lotta contro le mafie, la corruzione e il terrorismo. La certezza della pena è un altro passaggio del programma, che punta a una riduzione dei tempi del processo ma soprattutto ad assicurare sia una sentenza giusta sia la certezza dell’effetto risarcitorio e/o riabilitativo della condanna, recuperando la funzione rieducativa della pena e rafforzando le previste misure alternative. È urgente, secondo il programma del partito nato dopo la scissione dei bersaniani dal Partito democratico e guidato da Pietro Grasso, un intervento sul sistema carcerario e una riforma dell’ordinamento penitenziario, per garantire il rispetto della dignità della persona, anche quando detenuta. Il numero di suicidi in carcere, osservano a Leu, è un dato che non può più essere ignorato. Grande risalto nel programma viene dato alla prevenzione e al contrasto della violenza di genere.


 
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