Concorso presidi al via, 36 mila candidati per 2.500 posti

Concorso presidi al via, 36 mila candidati per 2.500 posti
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Lunedì 23 Luglio 2018, 09:50 - Ultimo aggiornamento: 24 Luglio, 08:30
Si tiene oggi in tutte le sedi indicate dal Miur la prova preselettiva per il concorso per i presidi. Il test, a cui parteciperanno circa 36mila docenti, prevede una risposta multipla con 4 opzioni, di cui solo una corretta. Il concorso arriva mentre si tengono le solite, eterne polemiche sulla carenza degli organici dei dirigenti scolastici. In Italia 3.600 istituti sono senza un preside, e il problema viene risolto con il meccanismo delle reggenze, così che ogni preside si trova in genere a dover guidare contemporaneamente due o tre scuole, a volte anche di più. I presidi con compiti di reggenza sarebbero attualmente circa 1.800. A riconoscere l'anomalia e l'insostenibilità della situazione è stato lo stesso ministro dell'Istruzione Marco Bussetti, secondo cui il sistema delle reggenze va «a detrimento della qualità della gestione delle singole scuole, la cui organizzazione diviene tutti i giorni più complessa». Per il titolare del Miur, «il nuovo concorso sui dirigenti scolastici, oltre ad essere un'occasione di sviluppo di carriera per i docenti interessati a svolgere un nuovo ruolo, permetterà di riportare alla normalità i carichi di lavoro di quelli già in servizio».

IL RISPARMIO
Sulla situazione critica dei presidi nel nostro Paese pesa la mancanza di concorsi degli ultimi anni, visto che l'ultimo risale al 2011. Certo quando, con le reggenze, più scuole vengono affidate a un unico preside, lo Stato ne ricava un notevole risparmio. Se ad esempio un preside titolare costa circa 6mila euro lordi al mese, una reggenza impatta sui conti nazionali soltanto per appena 800 euro lordi.

Da quando si è insediato il nuovo governo, molte sigle sindacali sono intervenute sul tema della carenza di organici tra i presidi.Tra queste l'Anief, che giorni fa ha suggerito al governo di riaprire, nell'ambito del decreto dignità, il corso riservato ai ricorrenti della selezione 2011, vale a dire centinaia di docenti esclusi da una norma della legge 107/2015 sulla Buona scuola che, nel prevedere la procedura riservata per il reclutamento, vi ha ammesso i ricorrenti del concorso 2004 o quelli del 2011 solo se destinatari di un provvedimento di primo grado favorevole. Per l'Anief bisognerebbe invece estendere l'accesso al concorso a tutti i ricorrenti.
Lunedì comunque si parte con la prima prova del nuovo concorso, un primo atto per formalizzare entro un anno quali degli oltre 36mila partecipanti meriteranno di passare dalla docenza alla dirigenza scolastica.
L. Loi.
 
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