In serata è arrivata la risposta del Gran Maestro, Stefano Bisi che senza giri di parola fa sapere di essersi sentito gravemente offeso. «Quelle del segretario generale della Conferenza Episcopale Italiana ci sono sembrate parole molto pesanti ed inopportune per un alto esponente del Vaticano che dovrebbe avere grande dimestichezza nel misurare il verbo con saggezza, equilibrio e estrema cautela prima di accusare in modo così eclatante e scomunicare personalmente e inutilmente la Massoneria». Uno scontro così aperto e con toni così aspri resta qualcosa di inedito anche se in diverse occasioni dal Vaticano, in passato, erano arrivati documenti per fare luce sulla incompatibilità del magistero con le logge. L’ultimo documento risale al 1983 dalla Congregazione per la Dottrina della Fede.
Bisi alza il tiro e aggiunge: «Quello che il Grande Oriente d’Italia non può accettare è quell’insinuazione strisciante e malevola, frutto di una visione del tutto sbagliata del ruolo e delle finalità dell’istituzione massonica».
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