Vaticano, nascono i runner di Papa Bergoglio e domenica 17 debuttano alla maratona

Vaticano, nascono i runner di Papa Bergoglio e domenica 17 debuttano alla maratona
di Franca Giansoldati
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Lunedì 4 Settembre 2017, 18:50 - Ultimo aggiornamento: 22:00
Città del Vaticano Dopo la squadra di calcio con le maglie bianche e gialle, il colori della bandiera del Papa, il Vaticano si arricchisce di un’altra squadra: quella di atletica. Monsignori e laici impiegati in diversi organismi di curia hanno dato vita alla prima associazione di atletica. A fare da motore all’iniziativa è il monsignore runner, uno spagnolo del pontificio consiglio per la Cultura, Melchor Sanchez de Toca y Alameda. Così da qualche tempo in qua i runner di Bergoglio si allenano ogni mattina prima della messa macinando chilometri (chissà se col rosario in mano) per portare alto il vessillo dello sport basato su valori come solidarietà, spirito di squadra, sacrificio, abnegazione, entusiasmo.

 Tra i runner anche un giornalista dell’Osservatore Romano, Giampaolo Mattei che corre una mezza maratona al giorno per andare in redazione e tornare a casa. Sempre tutto a  piedi e di corsa. La  rappresentativa di atletica è composta da una trentina di atleti  - ci sono anche alcune donne -, naturalmente tutti con la passione per la corsa. L’Osservatore Romano ha dedicato al fenomeno dei runner un bell'articolo. «Non parteciperemo alle Olimpiadi, però cercheremo di testimoniare i veri valori dello sport attraverso l’amicizia e l’attenzione alle situazioni di disagio di tante persone» ha spiegato monsignor Melchor Sánchez de Toca y Alameda. Ottenuto il via libera dalla Segreteria di Stato, ha raccontato il prelato, «ci affianchiamo ai nostri amici e colleghi della rappresentativa calcistica che già da molti anni, oltre a dar vita al campionato interno vaticano, giocano partite per raccogliere fondi destinati alla beneficenza». E anche «alla squadra di cricket messa su dai sacerdoti studenti delle università pontificie — dunque non propriamente dipendenti vaticani — che sta creando inediti canali di dialogo con i mondi asiatici, musulmani e anglicani dove, appunto, il cricket è uno sport diffusissimo».

A segnare il debutto di Athletica Vaticana, domenica 17 settembre, sarà la Via Pacis: la prima mezza maratona interreligiosa, con partenza e arrivo da piazza San Pietro e passaggio davanti alla sinagoga, alla moschea e alle chiese valdese e ortodossa. Tra i promotori c’è proprio il Pontificio consiglio della cultura. «Vogliamo essere testimoni di uno sport puro, solidale, onesto e senza scorciatoie, forte anche nella sua dimensione spirituale» dice la farmacista Michela Ciprietti, che dieci giorni fa ha vinto la mezza maratona notturna di Roma. Del resto, aggiunge monsignor Sánchez, «anche la Bibbia è piena di riferimenti in questo senso, basti pensare alle note metafore sportive, anche sulla corsa nello stadio, utilizzate da san Paolo per delineare l’impegno cristiano».

«Noi maratoneti del Papa non abbiamo come primo obiettivo classifiche e personal best — assicura il tipografo Giancarlo Giannini — anche se tra noi ci sono runner che corrono forte dal mezzofondo in pista alla 100 chilometri».  .
 
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