Sant'Egidio contro lo sgombero del campo rom chiede alla Raggi di ripensarci

Sant'Egidio contro lo sgombero del campo rom chiede alla Raggi di ripensarci
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Venerdì 22 Giugno 2018, 17:36 - Ultimo aggiornamento: 23 Giugno, 18:19
Città del Vaticano -  La Comunità di Sant’Egidio scende in campo contro le nuove demolizioni, per ordine del Comune, dei moduli abitativi in cui risiedono alcune famiglie Rom nel Camping River (Roma-Flaminio). Distruggere i container – peraltro procurati a suo tempo dallo stesso Campidoglio – davanti agli occhi dei numerosi bambini che per tutto l’anno scolastico hanno felicemente frequentato gli istituti della zona e senza offrire alternative praticabili per le loro famiglie, è un’azione miope che crea solo una nuova e immediata emergenza. La Comunità di Sant’Egidio auspica – come del resto se l’augurano da sempre, prima di tutto, le famiglie Rom – che si mettano da parte gli accampamenti e le sistemazioni precarie trovando soluzioni adeguate.

Il Comune di Roma ha elaborato un piano che prevede un contributo economico finalizzato all’affitto ma che non risulta realizzabile: i Rom che hanno provato a chiedere abitazioni in affitto nella città si sono trovate di fronte ad un netto rifiuto da parte dei proprietari perché, pur avendo trovato appartamenti a prezzi accessibili, nessuno ha voluto stipulare un contratto con persone che non possono offrire garanzie economiche per oltre un anno.

La Comunità – pur favorevole ad un superamento degli attuali campi Rom – chiede alla sindaca Raggi  di non procedere ulteriormente con lo sgombero dei moduli abitativi presenti dentro Camping River in attesa di un piano meglio architettato. Segnala inoltre che, con l’allontanamento delle famiglie di quell’insediamento, si rischia di vanificare la paziente opera di scolarizzazione avviata durante tutto l’anno, data la presenza nel campo di ben 150 minori.
 
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