Rieti, Montasola-Pieroncini:
si separano le strade: «Deluso
dal livello della Prima categoria»

La squadra del Montasola col diesse Alessandro Pieroncini il secondo in piedi da sinistra
di Michel Saburri
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Venerdì 25 Maggio 2018, 12:16
RIETI - Non è ancora terminato il campionato di Prima categoria ma già arrivano le prime novità in vista della prossima stagione, una di queste è la separazione tra il direttore sportivo Alessandro Pieroncini e il Montasola.

Dopo due campionati arriva la separazione dal Montasola, come mai questa decisione?
«E’ stata una decisione sofferta e difficile da prendere, a Montasola ho trovato persone splendide, una famiglia vera che porterò per sempre nel mio cuore. Però era arrivato il momento di cambiare aria, è finito un ciclo e con molta serenità abbiamo deciso di comune accordo di dividere le strade».

Cosa è andato bene e cosa è andato male in questi due anni? Qual è il bilancio?
«Sono stati due anni importanti, sono state fatte cose molto buone, sicuramente ci aspettavamo un altro tipo di classifica ma purtroppo bisogna fare i conti con la realtà e una società cosi piccola pur con tanti sacrifici non ha i mezzi per poter competere alla distanza con società più blasonate Quest'anno la grande soddisfazione è di aver battagliato con tutti nelle singole partite, sintomo che la squadra costruita aveva un valore alto. La possibilità di investimenti ridotti ed un po' di sfortuna sul campo non ci hanno permesso di spiccare il volo».

Come le è sembrata questa Prima categoria "reatina" rispetto alle categorie superiori?
«Dopo tanti anni di Promozione ed Eccellenza era la prima volta in categoria, sinceramente sono rimasto deluso dal livello. Purtroppo devo constatare che ci troviamo di fronte ad una categoria dove c'è poco calcio e tanto agonismo che purtroppo molto spesso sfocia in episodi che andrebbero censurati».

Cosa bolle in pentola per la prossima avventura? Ha già contatti?
«Sinceramente ho avuto dei contatti con qualche società sia di Prima categoria che di Promozione ma ho sempre dato priorità al Montasola, adesso che insieme abbiamo chiarito la situazione valuterò con molta serenità il futuro, importante è trovare un ambiente dove si possa provare a fare calcio con serietà e passione. Un ultima cosa però ci tengo a dirla: un abbraccio grande a Mauro, Ivano, Fabio, Roberto, Vincenzo, Massimo, Guido e Sergio più che una dirigenza sono stati una famiglia che porterò sempre nel mio cuore. Forza Montasola!».
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