Abbiamo parlato di denunce e segnalazioni perché, oltre al caso che ha fatto emergere l’ammanco, fatto scattare la denuncia di un commercialista reatino e portato all’invio da Roma degli ispettori, ci sono anche altre situazioni poco chiare che stanno emergendo dall’operato della dipendente, attualmente attenzionata. Un’operazione, in particolare, non risulterebbe da nessuna registrazione. Operazione relativa a una somma - non elevata in questo caso - che sarebbe uscita dall’ufficio delle Poste di via Garibaldi senza alcun giustificativo.
L'ANOMALIA
Ci spieghiamo meglio. A una cliente che chiedeva di poter ritirare una somma dal suo fondo investimenti, necessaria per far fronte a una spesa urgente ed imprevista, la dipendente sospesa avrebbe più volte risposto che l’andamento del fondo e, più in generale, dei mercati, sconsigliava al momento il disinvestimento. Di fronte all’insistenza della cliente, necessitata ad avere disponibile una certa somma, la dipendente di Poste italiane l’avrebbe quindi convocata il giorno seguente nell’ufficio di via Garibaldi e le avrebbe consegnato una cifra in contanti, pari a tremila euro, senza rilasciarle alcuna ricevuta o giustificativo.
Un comportamento anomalo, un modus operandi singolare che ha destato più di un sospetto e che si è andato poi a sommare ad altre denunce e segnalazioni ricevute anche dalla stessa direzione dell’ufficio di via Garibaldi
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