Rieti, Special Olympics: il percorso
per l'integrazione è passato
anche dal pattinodromo. Foto

Special Olympics al pattinodromo nella settimana europea del calcio unificato
di Daniela Melone
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Venerdì 25 Maggio 2018, 17:44 - Ultimo aggiornamento: 17:47

RIETI - Aria di festa questa mattina al campo da calcio del pattinodromo di Villa Reatina, cornice dell’evento Special Olympics inserito nella settimana europea del calcio unificato. A Rieti, come in tante parti del vecchio continente, sono scesi in campo alunni con e senza disabilità.
 

 

«Due giorni fa abbiamo dovuto rimandare l’appuntamento per il maltempo, ma ringraziamo le scuole che anche oggi sono al nostro fianco – ha detto il direttore provinciale di Special Olympics Enrico Faraglia - La nostra missione è comunicare che la normalità è anche in questi eventi. Abbiamo fatto grandi passi avanti e tanti altri speriamo di farne grazie alla disponibilità degli istituti e delle famiglie».
 
GLI ATLETI
Giulio è un atleta reatino, attaccante del Real Rieti è appassionato di tanti sport. A lui è affidato il giuramento che dice “Che io possa vincere, ma se non riuscissi che io possa tentare con tutte le mie forze”. L’inno d’Italia, mano sul cuore, vede radunati tutti i presenti.
Tra gli atleti c’è Stefano, di Santa Rufina, difensore che ci tiene a sottolineare la bravura di chi lo allena.
Andrea, che però preferisce essere chiamato Alessandro, è da un bel pezzo nella famiglia di Special Olympics. «Ci metto il cuore e l’anima, gioco in attacco come il pupone».
 
LE SCUOLE IN CAMPO
Le scuole che hanno sposato l’evento sono le primarie Majorana di Villa Reatina e Matteocci di Vazia, la scuola secondaria di primo grado Alda Merini di Campoloniano, l’Istituto professionale Strampelli, l’Istituto Superiore Savoia, l’Istituto Agrario di Cittaducale, l’Istituto Magistrale Elena Principessa di Napoli, l’Istituto Alberghiero Costaggini e il Liceo Artistico Calcagnadoro. 

«Finalmente abbiamo sdoganato certi problemi: si può vincere la disabilità motoria o intellettiva attraverso lo sport – ha detto Letizia Rosati, consigliera di maggioranza con delega alle Politiche Scolastiche e Università, intervenuta in rappresentanza del Comune di Rieti - Dopo tanti anni di esperienza in una scuola dove facciamo inclusione, posso chiaramente affermare che questo forma i normodotati, che hanno una sensibilità e un attenzione agli altri che resta poi nella vita.
 
IL CONI
«E’ sempre bello stare insieme alla famiglia di Special Olympics che è entrato a far parte del Coni – sottolinea Luciano Pistolesi, delegato provinciale Coni -  Lo sport è sempre un grande divertimento, perciò facciamoli giocare, con il sorriso sulle labbra. Con il Miur ogni anno lavoriamo con tutti gli istituti scolastici sottolineando come lo sport sia un veicolo importante per l’educazione».
 
L’INTEGRAZIONE
Sugli spalti anche qualche genitore, consapevole dell’importanza di momenti come quello odierno, che fanno bene all’integrazione. «Io e i miei fratelli siamo stati abituati fin da piccoli in questo modo – racconta una mamma – e vogliamo che anche per i nostri figli sia così».

Se la pensassero tutti così, un mondo migliore sarebbe davvero possibile.
 

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