Rieti, arrestato Enzo De Santis
patron della Valle del Tevere
Il club: "Dispiaciuti ma andiamo avanti"
Al centro di polemiche per biogas e Di Tommaso

Enzo De Santis
di Raffaella Di Claudio
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Mercoledì 19 Settembre 2018, 07:37 - Ultimo aggiornamento: 13:53
RIETI - «Siamo rimasti basiti, ma seguendo proprio il motto del presidente, pur essendo profondamente dispiaciuti, non molliamo mai». Enrico Nocelli, segretario dell’Asd Valle del Tevere, commenta così l’arresto del presidente onorario, ma di fatto patron, Enzo De Santis, accusato di corruzione. Un terremoto che inevitabilmente investe la società sportiva foranese. A leggere gli atti dell’accusa, la squadra potrebbe essere stata destinataria di benefici economici. Al patron, anche sindaco di Ponzano Romano, è stato notificato un ordine di custodia cautelare in carcere. Al termine dell’indagine nata dal procedimento che portò all’arresto del dirigente del Comune di Roma, Raffaele Marra.

I PASSAGGI
Per l’accusa, in cambio di favori, regalie e case gratis, il patron della Valle del Tevere si sarebbe messo a disposizione dell’immobiliarista romano Sergio Scarpellini (già arrestato per corruzione nel dicembre 2016). Dalle carte dell’inchiesta emerge che De Santis sarebbe stato in «totale asservimento agli interessi del privato al cui perseguimento egli piega, con completa assenza di ogni scrupolo, la propria pubblica funzione». Da questo sistema potrebbe aver tratto giovamento l’Asd Valle del Tevere. Secondo la Procura di Roma, dal 2011 al 2016, De Santis avrebbe ottenuto da Scarpellini circa 412mila euro sotto forma di sponsorizzazione per la squadra di calcio e come contributo a una società di sua figlia Valentina. Ma i vertici della società, nel merito, non intendono entrare, puntando a tenere separata la bufera giudiziaria che ha investito De Santis dal futuro della società sportiva. «La vita della società continua tranquillamente più forte di prima - assicura Nocelli. - Siamo tutti sul campo ad allenarci. A livello umano siamo chiaramente scossi perché più che un presidente, Enzo De Santis, è un padre per tutti noi e aspettiamo che torni al più presto. Ma le due realtà non si intersecano. La società va avanti». La notizia dell’arresto del presidente della Valle del Tevere, per quanto avente una genesi romana, è rimbalzata nel Reatino, dove De Santis è molto conosciuto. A Fara Sabina la Valle del Tevere aveva vinto il bando per la gestione del campo Amerigo Di Tommaso, che da sempre ospita la Ss Passo Corese. Società quest’ultima che secondo De Santis avrebbe dovuto lasciare l’impianto per permetterne il pieno utilizzo alla società foranese che intendeva espandersi. Le parole di De Santis avevano fatto indignare i cittadini farensi creando tensioni, a seguito delle quali la Valle del Tevere ha deciso di rinunciare alla gestione. Più burrascosa la vicenda della centrale a biogas che De Santis e la sua maggioranza intendono realizzare a Ponzano Romano, lungo l’A1, che ha suscitato l’indignazione della maggioranza dei cittadini e il fuoco di fila dei comuni della Sabina reatina.
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