Rocca Sinibalda, i "sospetti" sul vincitore di 500mila euro ricadono su un villeggiante fortunato

Rocca Sinibalda (foto Meloccaro)
di Sabrina Vecchi
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Sabato 12 Agosto 2023, 00:10

RIETI - Sulla piazzetta di Rocca Sinibalda è tutta una scherzosa chiacchiera: «Ma allora, sei tu o non sei tu il vincitore?». Si ride e si fanno pronostici, azzardi, indagini sul fortunatissimo avventore del bar “La Nuvola” che lo scorso 9 agosto si è portato a casa 500 mila euro tondi tondi con un Gratta e Vinci da 5 euro. Nello stesso locale, a soli due giorni di distanza, c’era stata un’altra vittoria da poco più di 32 mila euro, conquistati con una schedina del SuperEnaIotto. Nel vicino ristorante “La fontana”, il titolare Giacomo, 26 anni, sogna insieme ai suoi clienti: «Studio sassofofono al Conservatorio, ma se vincessi non mi monterei la testa, rimarrei a lavorare qui al ristorante. Di certo però farei qualche bel viaggio». Al bar baciato dalla sorte intanto, tra un caffè e un gelato, c’è chi prosegue a grattare i biglietti della fortuna, sperando in un flusso benefico ancora in corso: «È lui, è lui, anche se fa finta di niente per non dare nell’occhio», si prosegue a scherzare. 
È estate piena, e qui a Rocca Sinibalda la gente sembra avere un bisogno quasi vitale di notizie buone ed ottimistiche. Condite da una buona dose di speranze e desideri. «Io mi comprerei la barca», dice Chiara. «Io invece estinguo il mutuo e mi compro la casa dei sogni», ribatte Anastasia. Tutti sperano che il vincitore sia una persona bisognosa, magari un giovane disoccupato. Ma gli indizi di quella che è diventata una vera e propria caccia al fortunato vertono tutti in un’altra direzione. Sono in molti a pensare che la mattina del 9 agosto a “grattare” il filotto di cinque numeri verticali ed altrettanti orizzontali sia stato un anziano signore, benestante e proprietario di una seconda casa al centro del paese. 
I soliti beninformati forniscono dettagli: «Sono moglie, marito e cognata. Hanno comprato un biglietto e se lo sono portato a casa, evidentemente hanno scoperto lì la vincita. Da allora non si sono più visti, sono spariti dalla circolazione». Eppure, un indizio è stato lasciato. I proprietari del bar “La Nuvola”, Orietta Angher e Antonio Federici, dicono di aver trovato la fotocopia in bianco e nero del fortunatissimo biglietto sul bancone del locale, nello stesso pomeriggio: «Evidentemente in qualche modo volevano farcelo sapere, in modo che beneficiassimo della pubblicità». Bocche cucite, naturalmente, sulle ipotesi: «Non abbiamo idea, vendiamo centinaia di Gratta e Vinci al giorno, a persone di ogni età. Qui la popolazione in estate si triplica, per seconde case e turisti». Intanto, la curiosità serpeggia. I titolari del bar, ai quali non spetta alcun tipo di percentuale, si aspettano un segnale, forse un regalo: «Naturalmente, è tutto a discrezione della generosità di chi ha vinto, magari farà qualcosa di utile per il paese. Per noi, una cena di pesce va benissimo». Tra la gioia di tutti, al bar c’è solo un signore mestamente a testa china, convinto anch’esso che i vincitori siano i pensionati tornati a Roma in fretta e furia: «Ne sono quasi certo. Sono contento, ma non troppo. Io ho preso il Gratta e Vinci successivo».

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