Il giallo dell'ex postina, martedì 22 iniziano a Roma gli esami di laboratorio per accertare il dna e le impronte digitali

Il giallo dell'ex postina, martedì 22 iniziano a Roma gli esami di laboratorio per accertare il dna e le impronte digitali
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Sabato 19 Novembre 2022, 00:10

RIETI - Fissato per martedì 22 novembre l’inizio degli esami tecnico-scientifici su dna, impronte digitali e tracce biologiche isolate e prelevate dalla polizia Scientifica per fare luce sul giallo Cipriani. Le operazioni si svolgeranno a Roma, in via Tuscolana, presso la Sezione di genetica forense della III Divisione del servizio polizia scientifica. Ci sarà da esaminare il cuscino da letto, una spazzola per capelli, asciugamani, spazzolino da denti ed altri oggetti che, con certezza, ha utilizzato l’ex postina in pensione e, dai quali, sarà sicuramente possibile estrapolare il dna. 

Le informazioni. Tutte le informazioni genetiche isolate dagli oggetti in uso all’anziana saranno comparate con il dna enucleato dai resti ossei rinvenuti nei boschi di Scrocco di Montenero e, verosimilmente, attribuiti a Silvia Cipriani che comunque, al momento a distanza di 87 giorni, rimane ufficialmente una persona scomparsa in assenza della certezza scientifica della genetica forense.

Solo la comparazione dei campioni biologici di differente provenienza (ossa e oggetti) potrà fornire la conferma ufficiale sull’identificazione dei resti e la loro paternità, secondo la proprietà transitiva di un criterio logico-deduttivo che, se il dna repertato da un oggetto andrà a corrispondere con quello isolato dalle ossa, allora quei resti appartengono all’ex postina. Pochi dubbi, del resto, sul fatto che siano della 77enne. 

Le difficoltà. Difficilmente, al contrario, potranno “narrare” su questo giallo gli esami e i rilievi di odontologia e antropologia forense, discipline che - applicate ai resti ossei – permettono di individuare epoca del decesso e modalità dell’evento. Ma l’esiguità dei resti rinvenuti e l’assenza di marcature ossee, relega a un’ipotesi residuale la possibilità di conoscere altri dettagli e nuovi elementi utili all’inchiesta coordinata dal sostituto procuratore, Lorenzo Francia. Esperti e consulenti si sono riservati 90 giorni di tempo per il deposito delle perizie ma la speranza è che i tempi siano decisamente più ridotti.

Le indagini. Per le attività di indagini preliminari l’arco temporale previsto - nel caso di questa specifica ipotesi di reato (omicidio volontario) - è di un anno con proroga che può essere concessa per non più di due volte e per periodi massimi di un semestre. Nel luglio 2023 è previsto dunque il primo termine. 

Se il margine temporale per le attività investigative è abbastanza esteso, di contro, la posizione dell’unico indagato – Valerio Cipriani, nipote dell’ex postina portalettere – non potrà essere quella di “eterno indagato” soprattutto alla luce della sua posizione vagliata più volte dagli inquirenti e al di fuori di ogni dubbio circa la sua totale estraneità ai fatti.

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