Un altro terremoto in Campidoglio. Ieri pomeriggio si sono auto sospesi dal Partito democratico Francesco D’Ausilio e Alfredo Ferrari. A spingere per questa scelta è stato il commissario del Pd romano, Matteo Orfini che in serata ha twittato: «Li ringrazio per l'apprezzabile senso di responsabilità dimostrato con il loro gesto». Non solo: anche Luca Giansanti, della Lista Civica Marino, ha deciso di lasciare il ruolo di capogruppo. Attenzione, nessuno dei tre si è dimesso da consigliere comunale, ma è evidente che la tempistica scelta per questa triplice decisione fa intravedere all’orizzonte nuove problematiche legate all’inchiesta su Mafia Capitale.
I tre, in un’intercettazione, venivano indicati da Buzzi, come consiglieri utili per l’approvazione di stanziamenti per i debiti fuori bilancio del Comune da cui avrebbe avuto un vantaggio la Cooperativa 29 giugno.
BILANCIO
Alfredo Ferrari era presidente della Commissione bilancio e dunque aveva anche un ruolo decisionale importante. Ieri si è limitato a spiegare: «Ho riflettuto a lungo in questi giorni difficili per la nostra città e ho preso la decisione di autosospendermi dal Partito Democratico. Decisione questa che nasce dalla voglia di contribuire a ristabilire un clima di serenità, sia per Roma che per i colleghi».
Francesco D’Ausilio è stato più articolato nel fornire le motivazioni: «Ho valutato, d'intesa con Orfini, in questa fase difficile per la nostra città e per il bene del Pd, di autosospendermi dal partito. È un gesto non dovuto, perché non ho notizie di iniziative giudiziarie nei miei confronti e soprattutto perché non ho nulla da rimproverarmi. Mi auguro che questa mia scelta contribuisca a fare chiarezza, affinché non ci sia la minima ombra o alcun equivoco sul mio operato».
DIFESA
D’Ausilio respinge le accuse: «In queste settimane ho letto ricostruzioni fantasiose, frutto di illazioni riportate da terzi, destituite di fondamento e rispetto alle quali sono totalmente estraneo. Nutro piena fiducia e rispetto per il lavoro che sta conducendo la Procura di Roma». Infine, c’è Luca Giansanti, che da ieri non è più capogruppo della Lista Civica Marino: «Voglio fornire un contributo di trasparenza e fiducia nelle istituzioni di Roma Capitale in questa delicata fase della consiliatura».